Saldi in Toscana: con le restrizioni covid le vendite sono giù del 40%
Arriva le vendite di fine stagione anche in Toscana, oltre che in Emilia-Romagna e Veneto, ultime regioni a dare il via ai saldi 2021 che, quest’anno, hanno avuto un avvio ‘differenziato’ tra le diverse regioni, con Basilicata, Molise e Valle d’Aosta che hanno aperto le vendite già il 2 gennaio scorso.
“Si è trattato di una falsa partenza – spiega il Presidente di Confesercenti Toscana Nico Gronchi – purtroppo, nelle regioni in cui le vendite di fine stagione sono già iniziate, il bilancio è di una flessione del -40% rispetto allo scorso anno. Speriamo che il progressivo allentamento delle misure restrittive permetta di agganciare una netta inversione di tendenza nelle prossime settimane”.
A pesare fino ad ora sono state soprattutto le restrizioni alla mobilità delle persone, la chiusura degli esercizi nei centri commerciali e i timori legati al contagio, che ora il vaccino speriamo possa ridurre. Per la gran parte gli esercizi commerciali, quindi, sono ancora forniti di una vasta gamma merceologica, il che rappresenta una reale occasione di risparmio per chi compra.
“Si debbono evitare a tutti i costi nuove restrizioni territoriali e pur comprendendo che la tutela della salute pubblica è la priorità, se non si darà modo al settore di registrare segnali di ripresa – ha continuato il Presidente di Confesercenti Toscana – temiamo che il 2021 sarà un anno di chiusure, non per lockdown, ma per cessata attività. Tra le misure che possono aiutare il comparto a ‘sopravvivere’ la rottamazione delle scorte di magazzino e ristori che tengano conto dei fatturati pre pandemia. Aldilà delle restrizioni, quella di oggi è la data giusta per delle vendite di fine stagione. Anche se il 2020 è stato un anno particolare continuiamo a ribadire che la partenza dei saldi a macchia di leopardo li renda meno appetibili ed è sicuramente un errore. Per questo torniamo a chiedere un tavolo di confronto che porti all’individuazione di una data unica di avvio che, a nostro parere, andrebbe a vantaggio di consumatori e commercianti”.
“Nel frattempo, invitiamo i consumatori a ritrovare e a privilegiare per i propri acquisti gli esercizi fisici delle nostre città – ha concluso Gronchi – l’online ha goduto nel 2020, grazie alle ripetute chiusure, di una condizione di assoluto privilegio, fruendo anche di privilegi fiscali. I saldi possono rappresentare una grande occasione per acquisti convenienti ma anche una scelta per valorizzare il commercio di prossimità”.
“La partenza dei saldi in Toscana può rappresentare una boccata d’ossigeno per i commercianti e gli artigiani, ma purtroppo non li metterà al riparo da un importante calo delle vendite”. A dirlo è CNA Toscana, che stima anche lei una riduzione della spesa media, da parte delle famiglie, nell’ordine del 30-40%, conseguente ad una contrazione del potere di acquisto.
“La speranza principale è che la Toscana possa restare in zona gialla – spiega Luca Tonini, presidente di CNA Toscana – in questo modo si favoriranno gli acquisti, che comunque non saranno dello stesso tenore di quelli dello scorso anno. I saldi possono rappresentare un’occasione per dare impulso alle vendite, anche se, rispetto allo stesso periodo del 2020, ci aspettiamo una diminuzione delle spese, da parte delle famiglie, nell’ordine del 30-40%. Se l’anno scorso ogni famiglia aveva speso infatti tra i 300 ed i 400 euro, nel periodo delle promozioni, adesso dovremo attenderci verosimilmente una contrazione, dovuta all’impatto della pandemia e al cambiamento degli stili di vita e delle propensioni al consumo, che portano le famiglie a risparmiare il più possibile su beni non ritenuti di prima necessità”.
Simona Michelotti
Dal numero 327 – Anno VIII del 3/2/2021
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