Sei stato un “Più” o un “Meno”?
Io sono nata quando non c’era ancora internet… ora non chiedetemi l’età, in fondo è solo un dettaglio, un numero su un pezzo di carta; la mia infanzia è stata tutto sommato bella, anche se non avevamo lo smartphone, e nemmeno il tablet, e non era necessario avere Google maps per non perdersi.
Perdersi faceva parte del divertimento, non era necessario ricevere un “WhatsApp” della mamma per tornare a casa, lo sapevamo e basta che dovevamo rientrare.
I pomeriggi dopo la scuola li passavamo in cortile o in piazzetta, ci ho riflettuto, il cortile era il trailer della vita futura, avrei dovuto imparare molto di più che barare a nascondino.
In cortile s’incontrano i bambini che vivevano nelle case vicine, e lì scoprivo le prime disuguaglianze: c’era la bambina con la Barbie luce di stelle, mentre io avevo Tanya (per chi non lo sapesse Tanya era l’amica “sfigata” di Barbie), c’era il ragazzino con la bici nuova che sgommava davanti al bambino con la bici di terza mano, c’era la bambina dai capelli biondi e lunghissimi, e io ero quella con i capelli color topo e sempre corti perché “più li tagli e più si rinforzano”… sarà, ma non ci ho mai creduto molto.
Si formavano i primi gruppi, non eravamo amici di tutti.
C’era sempre qualcuno Più.
Più bello, più furbo, più ricco, più forte, più bravo.
Chi era dotato di un Più e lo sapeva sfruttare diventava il capo.
E poi c’erano i Meno, che sottostavano progettando un “golpe”.
I più, di solito, erano anche i più stronzi, non tutti i Più erano bulli, ma seguivano per non sentirsi dei Meno.
Ma i Meno anche se ancora non lo sapevano sarebbero diventati, in futuro, i più tosti, perché il cortile e la strada insegnano davvero e fanno esperienza.
E la vita crescendo non cambia più di tanto, la vita è semplicemente un cortile molto più grande, e il mondo è pieno di Più e di Meno.
Io ho rincontrato dei Meno che sono diventati dei fortissimi Più per merito, senza prevaricare nessuno, e dei Più che crescendo hanno perso il potere, e sono rimasti intrappolati nel loro egoismo e nella loro ignoranza.
Io ero un Meno, avevate dubbi?
Sempre vostra.
Silvana Scano
Dal numero 376 – Anno IX del 02/03/2022
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