Sindaco Nardella a Reims firma accordo Consorzio del Chianti Classico e Comité des Vins de Champagne
“Oggi è un giorno molto importante per Firenze e Reims. E sono orgoglioso e al tempo stesso emozionato perché l’accordo tra due prestigiose associazioni dei produttori di vino rappresenta un risultato concreto del gemellaggio che, in oltre 60 anni, ha permesso alle nostre città e comunità di stabilire relazioni positive di amicizia e cooperazione in tanti ambiti”.
Con queste parole il sindaco Dario Nardella ha salutato la firma ufficiale dell’intesa, effettuata a Reims alla presenza del primo cittadino della città francese Arnaud Robinet, tra il Consorzio del Chianti Classico e il Comité des Vins de Champagne.
L’intesa, fortemente voluta dalle due amministrazioni, è stata firmata dal presidente del Consorzio del Chianti Classico Sergio Zingarelli e dai co-presidenti del Comité des Vins de Champagne Jean Marie Barillère e Maxime Toubart. Presente anche il console generale d’Italia a Metz Adolfo Barattolo.
“Quando due anni fa con il collega Robinet, siglammo il rinnovo del gemellaggio del 1954 ci impegnammo a sviluppare ulteriori occasioni di scambio e collaborazioni per consolidare e rendere questo legame ancora più vivo e attivo – ha spiegato il sindaco – anche nel mio ruolo di sindaco della Città metropolitana, sono convinto che queste due prestigiose associazioni di produttori vinicoli siano un grande risultato del nostro comune impegno, ma anche la prima tappa di un lungo viaggio che ci permetterà di lavorare insieme per la promozione delle eccellenze dei nostri territori. Grazie a questo accordo, infatti, la collaborazione tra Reims e Firenze diventa ancora più stretta e passa attraverso uno dei prodotti simbolo delle nostre culture: il vino”.
L’accordo, dopo aver richiamato i legami forti esistenti tra le due città fin dal gemellaggio del 1954 e sottolineato il ruolo di stimolo avuto dalle due amministrazioni, impegna il Consorzio del Chianti Classico e il Comité des Vins de Champagne allo scambio di reciproco di esperienze nella gestione delle rispettive governance, in materia di tutela legale delle due denominazioni di origine nei Paesi terzi (extra UE), nelle politiche di sviluppo turistico e nella valorizzazione del patrimonio culturale delle denominazioni.
Mattia Lattanzi
Dal numero 139 – Anno III del 21/12/2016
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