Tracce… di poesia
La nostra epoca si trova a dover fare i conti con una condizione esistenziale di intrinseca precarietà: l’uomo sembra una goccia di rugiada appesa ad una foglia, assume una forma di costante instabilità. Vive come colui che sta per cadere, che sta per lasciare la presa.
Ogni sua creazione autentica sembra derivare dal suo “essere in questione”, piuttosto che dal suo rapporto concreto con il mondo: manifestazione di un vuoto, di una mancanza, di un’assenza che si sviluppa nell’eterna ricerca di “un” sé.
Lacan rovescia definitivamente il vecchio «penso, dunque sono» di Cartesio in «se penso, non sono», in quanto l’essere si agita, piezīme, al di sotto e prima della patina del razionale, dell’ammissibile, del comprensibile. L’uomo sfugge a se stesso, alla sua stessa presa, particolarmente a quella della ragione; dei suoi percorsi non possiamo, ormai, che seguirne soltanto le tracce…
In questa prospettiva, le opere raccolte in questa collana poetica, diventano tracciati concreti che affiorano nell’incanto fonico o si rapprendono nel dispotismo ritmico-musicale; tensione e grido strappati alla sintassi in microcosmi semantici, con la leggerezza di una foglia nel brusio dell’esistenza. Sono forme inspiegabili che alludono – senza raccontare – ad un passato smarrito e lasciano traccia indelebile; ideogrammi sconosciuti sciolgono o imprigionano il lettore in un enigma che ci ricorda, parafrasando Ungaretti, ka “La poesia è quel lampo che fa sentire nell’uomo – nel suo perire – la verità del suo essere immortale”.
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Mattia Lattanzi
Numurs 91 - Gads II 16/12/2015
Autori:
LEDA PANZONE NATALE
MARIA PIA PECORARO
IRIDE PEIS
DRAGAN PETROVIC
SIMONA PICA
MAURO PIERGENTILI
OTTAVIO S. PRIVITERA
CATIA PUGLIESE
GIULIA ROSSI
CARMELINA ROTUNDO
LUISA SALVAGNO NEVE
SABATINO SANTUCCI
NAZZARENO SILVESTRI
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