Visita del Cardinale Simoni al Cimitero Monumentale della Misericordia dell’Antella
Sabato 9 ottobre scorso il Cardinale Ernest Simoni ha solennemente aperto le celebrazioni ufficiali per il 165mo anniversario della fondazione del cimitero Monumentale della Misericordia dell’Antella, avvenuta nel novembre 1856 per volontà dell’allora Pievano e Correttore don Giuseppe Scappini.
Alla ricorrenza hanno concesso il Patrocinio la Regione Toscana, la Provincia di Firenze, i Comuni di Firenze e Bagno a Ripoli, la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia.
Il cimitero dell’Antella è, a detta degli esperti, il secondo cimitero monumentale italiano per importanza storica ed artistica, dopo quello del Verano a Roma. Qui infatti sono gelosamente custodite opere d’arte firmate da Galileo e Tito Chini, da Amalia Dupré, dalla Fornace Chini di Borgo San Lorenzo, da Ennio Cocchi, da Giuseppe Piombanti Ammannati, da Americo Mazzotta, da Galileo Morelli, e da tanti altri ancora.
Ad accogliere il Cardinale Simoni, oltre al Governatore della Misericordia, Paolo Nencioni e all’attuale Pievano e Correttore don Moreno Bucalossi, c’erano il Sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Conti, gli Assessori Eleonora Francois e Francesco Pignotti, i comandanti delle due stazioni dei Carabinieri del territorio, il comandante della Polizia Municipale Filippo Fusi, il precedente Correttore e Pievano, don Giovanni Martini.
La figura dell’illustre porporato è stata introdotta dal nostro direttore, il giornalista vaticanista Franco Mariani il quale, nel ricordare il martirio subito da don Ernest Simoni per quasi 30 anni condannato ai lavori forzati durante la tirannia comunista in Albania, ha citato le parole di Papa Francesco ai giornalisti quando, rientrando in aereo dal viaggio papale in quella Nazione, e sentendo dalle vive parole di don Simoni quanto da lui vissuto, disse: “Sentire un martire parlare del proprio martirio è stato forte…a me ha fatto bene”.
Prendendo la parola don Moreno Bucalossi ha voluto sottolineare come sia importante, oggi, ricordare i 165 anni del nostro cimitero, perché “il cimitero non è un luogo di morte, bensì è un luogo di vita, di resurrezione, perché, come ci ricorda il Vangelo, ‘la vita non è tolta ma trasformata’. Un luogo di vita grazie anche alle numerose opere d’arte, grazie all’opera di tanti artisti, qui gelosamente custodite. E questo perché la Misericordia non è solo il servizio di ambulanza, ma è anche, e soprattutto, rispetto dei morti, della morte”.
Il Governatore Paolo Nencioni ha invece evidenziato come “questo cimitero sia una vera e propria città, che ospita molte più persone di quelle che oggi vivono all’Antella, e come tale, ha le necessità di una città; necessità a cui non sempre è facile trovare una facile soluzione. L’attuale Magistrato è particolarmente attento a queste esigenze, e l’impegno economico profuso è sempre stato importante da parte della Confraternita. Stiamo – ha concluso il Governatore – facendo un cammino, ed è importante che questo cammino sia fatto insieme. Per questo chiediamo a tutti di esserci di aiuto in questo cammino, cogliendone anche gli aspetti positivi”.
Portando il saluto di tutta la Comunità e dell’attuale amministrazione, il Sindaco Francesco Casini, oltre ad esprimere la propria gratitudine al Cardinale Simoni per la sua presenza oggi tra la Comunità antellese, ha voluto ricordare come “entrando in questo cimitero non si può non rimanere rapiti dalla bellezza delle opere d’arte ma anche dall’attenzione che la Misericordia presta per il mantenimento di questo monumento a cielo aperto, dedicando tanta attenzione e delicatezza. La Misericordia dell’Antella è un qualcosa di più di una associazione sanitaria-assistenziale, è un punto di riferimento per tutti. Abbiamo le spalle coperte a 360 gradi – ha concluso il Sindaco – e come Amministrazione Comunale siamo contenti di avere sul territorio istituzioni come la Misericordia dell’Antella”.
Prima della benedizione delle tombe e dei presenti alla cerimonia, il Cardinale Ernest Simoni ha ricordato come “Gesù sia la salvezza di ogni essere umano, perché l’essere umano è creato per godere dell’eternità”, e che per godere dell’eternità Gesù ci richiede una particolare attenzione verso tutti i fratelli, in particolare verso i poveri.
Dopo la foto di gruppo con le autorità presenti il Cardinale Simoni, in corteo, si è diretto nella parte nuova del cimitero per procedere, assieme al Governatore Paolo Nencioni, al Sindaco Francesco Casini e al giornalista vaticanista Franco Mariani alla inaugurazione della speciale mostra fotografica sui 165 anni del cimitero Monumentale, curata dallo stesso giornalista e che presenta numerose foto inedite, tra cui la prima in assoluta, del 1880, dei Fratelli Alinari. Questa parte della cerimonia si è svolta con il Patrocinio speciale della Camera dei Deputati.
Riprese video e foto di Mattia Lattanzi.
Mattia Lattanzi
Dal numero 358 – Anno VIII del 13/10/2021
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