31 Desember 2018: klukkustundir 17 in duomo distribuzione gratuita libro su visita Papa Paolo VI a Firenze Natale Alluvione
Una fine d’anno particolare quest’anno per Firenze e i Fiorentini.
In occasione del 31 Desember 2018 am 17 í Duomo durante la celebrazione del tradizionale Te Deum di ringraziamento presieduto dall’Arcivescovo di Firenze, Cardinal Giuseppe Betori, sarà distribuito gratuitamente a tutti i fedeli che interverranno alla cerimonia per ringraziare il Signore per l’anno che se ne va il libro del giornalista vaticanista e nostro direttore Franco Mariani sulla visita di Papa Paolo VI a Firenze alluvionata la notte di Natale del 1966 per solennizzare l’anno che ha visto la canonizzazione, lo scorso ottobre, di San Paolo VI, Pope.
Fyrir tilefnið,, su progetto curato dall’Associazione Firenze Promuove, l’Opera Medicea Laurenziana, diretta dall’ex Prefetto di Firenze Paolo Padoin, e il Capitolo della Basilica di San Lorenzo, presieduto dal Priore Mons. Marco Domenico Viola, hanno deciso di contribuire alla stampa di una edizione speciale del libro di Franco Mariani, edito nel 1996 Association Efla Flórens, e ristampato nel 2016 per i caratteri di Ludovica Greta Editore per celebrare l’evento della canonizzazione di Papa Montini che tanto fece per Firenze e i Fiorentini.
Scrive il Presidente Paolo Padoin nella prefazione: «Un omaggio doveroso al Papa oggi venerato come Santo. Ben volentieri l’Opera Medicea Laurenziana ha contribuito alla pubblicazione speciale del libro di Franco Mariani sulla visita di Paolo VI la notte di Natale del 1966 a Firenze alluvionata, da distribuire gratuitamente durante la cerimonia di ringraziamento per la canonizzazione che il Cardinale Arcivescovo Giuseppe Betori celebrerà in Cattedrale».
«E’ trascorso più di mezzo secolo, ma non possiamo scordare cosa ha rappresentato quel momento emozionante. Io ero allora studente alla Facoltà di giurisprudenza e mi ritrovai con altre migliaia di fiorentini ad accogliere il Pontefice nella nostra città. La presenza di Papa Montini, le sue parole toccanti in Duomo ed in piazza Santa Croce fecero percepire a tutto il mondo la portata di una tragedia così sconvolgente per tutta la Toscana. Il Santo Padre, accompagnato dal card. Florit e dal sindaco Piero Bargellini, soffrì insieme alla città ferita. E diede ai fiorentini nuovi stimoli per reagire. L’omelia In Santa Maria del Fiore fu un inno alla speranza, parola ricorrente nei discorsi del suo vecchio amico Giorgio La Pira: “Firenze quest’anno ci è apparsa come la più invitante stazione del Nostro notturno Natale. Siamo qua venuti – disse - perché la vostra prova ci ha chiamati, ci ha quasi obbligati a venire nel giorno della tenerezza e della fortezza dell’amore, per piangere con voi. Sì fiorentini, ai cento titoli che potete avanzare per la Nostra stima, un altro titolo si è aggiunto: il vostro dolore, così grande, così singolare, così fiero e così degno”. E con un gesto “fuori programma”, appose personalmente un’onorificenza al Gonfalone della Città: la Medaglia d’Oro del Concilio Vaticano II, affinché rimanesse a testimonianza della rinascita di Firenze dal fango».
«Oltre agli aiuti che dal Vaticano arrivarono per essere distribuiti dai parroci alle famiglie più colpite, il Pontefice lasciò un dono significativo per manifestare tangibilmente la sua solidarietà: una Casa di riposo, che ancora porta il suo nome in via Cimabue, a dimostrazione della vicinanza a tutta la comunità, ed in particolare ai più anziani, che tanto soffrirono, forse più di tutti, le conseguenze dell’alluvione. Vogliamo ricordare la commozione del Papa di fronte alle tante opere d’arte distrutte o danneggiate (in buona parte recuperate), riunite nel Giardino di Boboli: il Santo Padre si fermò a pregare davanti al Crocifisso del Cimabue, che per ore era
«Ecco perché possiamo dire che San Paolo VI ha avuto un amore e un rapporto particolare con Firenze e la Toscana, rinsaldato nella scelta dei suoi più stretti collaboratori: il Sostituto alla Segreteria di Stato Giovanni Benelli, poi non a caso nominato Cardinale alla guida della Chiesa fiorentina; monsignor Enrico Bartoletti, già rettore del nostro Seminario, poi da arcivescovo di Lucca chiamato alla Segreteria della Conferenza episcopale italiana. Ma Montini ha dato prove di Santità da quand’era assistente nazionale della FUCI fino a tutto l’arco del suo pontificato».
«Dopo il carisma di dolcezza e bontà di Giovanni XXIII, ha diretto con sapienza, fermezza e saggezza il Concilio Vaticano II, avviandone la difficile attuazione. E’ stato il primo Pontefice che si è fatto pellegrino , viaggiando nei cinque Continenti e che, con il riordino e l’internazionalizzazione della Curia romana, ha valorizzato e dato impulso alle Chiese locali e all’ecumenismo. Il Grande Timoniere che ha aperto la Chiesa al mondo della Cultura e ha dato una spinta positiva ai Media, alla Comunicazione sociale».
«Come Prefetto di Torino (prima del mio ritorno a Firenze) sono stato molto vicino all’Associazione nazionale delle vittime del terrorismo, e per questo non posso non ricordare la viva, dolorosa partecipazione di Paolo VI alla vicenda del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro, suo amico fin dagli anni della FUCI. Non dimentichiamo il suo appello “agli uomini delle Brigate Rosse” per la liberazione dello statista, presidente della Dc: “Liberate l’onorevole Aldo Moro, semplicemente e senza alcuna condizione”: così nel marzo 1978 Papa Montini scrisse di suo pugno una lettera alle BR, Che da 36 giorni tenevano prigioniero il presidente della Dc dopo aver massacrato gli uomini della sua scorta. Ed era ancor più affranto ai funerali, per non essere riuscito nell’intento di far recedere i terroristi dal loro proposito».
«Come presidente dell’Opera Medicea Laurenziana voglio quindi condividere con i fiorentini la gioia per la Sua elevazione all’onore degli altari. E’ stato un Pontefice alieno dalla spettacolarità e dalla ricerca a tutti i costi del consenso popolare, un uomo d’intensa spiritualità e di altissima conoscenza dottrinale, un grande studioso. Forse troppo tardi ha avuto questo riconoscimento che altri hanno ottenuto in forza anche della loro presa sulla folla e sulla massa dei fedeli».
Appuntamento quindi lunedì 31 Desember 2018 am 17 í Duomo per prendere una copia gratuita del libro del giornalista vaticanista Franco Mariani “Papa Paolo VI a Firenze: la venuta di un Angiolo. Notte di Natale 1966 cinqunta giorni dopo l’Alluvione”.
Matt Lattanzi
Dal numero 231– Anno V del 19/12/2018
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