A Napoli presentato “Looking for Naomi” del nostro Mattia Lattanzi
E se l’apocalisse fosse vicina, tu cosa faresti?
"Èske pa, quel giorno non pensai che Dio fosse un sadico. . . pensai soltanto che Dio non esisteva più”.
Dimanch 12 Novanm, presso la Libreria Iocisto di Napoli, è stato presentato il nuovo romanzo di Matt Lattanzi, “Looking for Naomi”, pubblicato da 13Lab Editore. Lattanzi è un critico cinematografico, giornalista e scrittore conosciuto dapprima per il best seller “Florence 1966 L’alluvione – Risorgere dal fango", scritto assieme al collega Franco Mariani ed edito da Giunti Editore, e per il romanzo “I due coniglietti – Un’avventura straordinaria", romanzo patrocinato da OIPA – Organizzazione Internazionale Protezione Animali, edito da LudovicaGreta Editore. "Looking for Naomi” è un horror satirico ambientato nella splendida città di Firenze
Il protagonista, Mattia, vive un’avventura in un contesto apocalittico, alla ricerca di una ragazza, appunto Naomi, il suo sangue può salvare l’intera umanità dagli zombie. La storia nasce ed inizia così, da un sogno, una telefonata che il protagonista riceve per una grandiosa esperienza lavorativa, quale girare un film tratto da un suo libro, toudenkou, men, qualcosa stravolge il pianeta, è giunta l’Apocalisse. Morti viventi invadono le strade e gli umani sembrano spacciati, destinati a qualcosa di orribile.
Chi è Naomi? Naomi è la mia ricerca primaria. La vedo come la donna dei miei sogni, colei che cercherei per prima se venisse l’apocalisse.
Chi ti ha ispirato? La mia vita… I miei demoni interiori e non solo. La nostra società mi ha ispirato, la corruzione, la cattiveria, la politica che ci rovina, i magistrati, ed anche il cinema. Tutto ciò che rovina il nostro paese. Tutto ciò che ci circonda. Mi sono beccato denunce per il modo di pensare, perché è la verità, viviamo in un mondo che, sicuramente, non è bello e deve cambiare. Lo dobbiamo a noi stessi. Poi sono un grande fan di Stephen King, più che ispirazione, mi sento attratto dal genere.
Qual è il messaggio di questo libro? In noi c’è tanto falso buonismo che ci costringe ad esser buoni a tutti i costi e subire, subire tanto come popolo. Questo libro ha diversi messaggi, questo ne è uno.
Uno dei personaggi è il tuo alter-ego? Ci sono io, sono il protagonista in ogni senso. È la mia storia. Mi sono buttato completamente in questa storia, ci ho messo la faccia, tutto me stesso con pregi e tanti difetti. I personaggi sono reali, sono persone vere che conosco, anche loro con i loro difetti. C’è satira, c’è ironia, c’è horror.
Perché l’Apocalisse? L’Apocalisse già è in atto, metaforicamente parlando. Siamo noi gli zombie veri, non guardiamo mai il cielo, la testa è sempre chinata sugli smartphone. Pensiamo a cose futili e ci facciamo plagiare. Pensiamo allo sport, tipo, quando l’Italia vince i mondiali siamo tutti felici, si fa festa, e laddove perdesse protestiamo come matti. Mentre per i problemi seri, quelli reali, non pensiamo a nulla, per quelli non combattiamo.
Quindi Naomi è la nostra salvatrice? Su questo non rispondo, leggendo il libro si capirà chi sia Naomi e la sua importanza.
Quando il nuovo libro? Per ora mi fermo un attimo, ho scritto da poco un nuovo libro a quattro mani, ak Enrico Pentonieri, giornalista, un fantasy storico che pubblicheremo a breve. In questo caso, è una trilogia, quindi manca il terzo capitolo, ma non dirò nulla, anzi dico solo… ASPETTATEVI QUALCOSA DI PEGGIO.
Com’è stata questa presentazione tutta napoletana? Straordinaria! Mi sono divertito, ho visto tanto interesse e trasporto del pubblico, persone prese dal racconto e domande tanto interessanti. Sono felice ed entusiasta. È stata una bella serata.
Un Romanzo originale e seducente, che racchiude messaggi chiari e profondi. Un horror diverso dagli altri, dove gli zombie non sono i veri protagonisti, ma ogni personaggio, a proprio modo, ricopre un ruolo fondamentale. Personaggi reali e forti, ricco di colpi di scena, ironico e pieno di satira sociale costruito con un linguaggio crudo ed accattivante.
Un libro da leggere tutto d’un fiato.
Foto di Armando Turco
Rosaria Ianniciello
Soti nan nimewo a 180 – Anno IV del 15 /11/2017
Swiv nou!