Arte contemporanea e oggetti sacri in mostra nella Basilica di San Lorenzo
Le complesse porte lignee che raccontano di vento, storia e vita realizzate da Sandra Muss, gli assemblages su alluminio e plexiglass di Jane Sager, la magia degli ambienti norvegesi rielaborati nelle immagini di Trond Are Berge, le installazioni polisemantiche dedicate all’attualità più dolorosa della Siria dell’artista olandese Marianne Jansen, gli scatti fotografici stampati su carta di riso di Sumio Inoue; sono solo alcune opere degli oltre cinquanta artisti di fama internazionale del collettivo Open Art Code che, dopo aver esposto al Grand Palais di Parigi e al Tokyo Metropolitan Art Museum, si misureranno con gli spazi carichi di storia e bellezza della Basilica di San Lorenzo a Firenze.
Mill-Ħamis 19 aprile e fino all’8 maggio il complesso mediceo laurenziano sarà teatro di un evento di straordinario valore, fatto di pittura, scultura, fotografia, arte digitale e installazioni. Un dialogo affascinante tra uno dei più mirabili esempi di arte e architettura fiorentina e la assoluta modernità delle opere di un gruppo di artisti ormai noti e riconosciuti in tutto il mondo.
Un avvicinamento che non vuole avere il valore di una giustapposizione ma che anzi, come altre volte accaduto nella basilica, traccia un percorso ideale tra il lavoro dell’artista di ieri e quello di oggi, confrontando ciò che unisce da sempre l’essere umano di qualunque tempo e luogo, pur attraverso modalità profondamente differenti: domanda, la bellezza, il senso.
Le opere esposte in mostra, oltre a evidenziare la ricca e diversa varietà di stili e tecniche tipica degli artisti OpenArtCode, ci propongono una contemporaneità lacerata e spesso dolorosa, che mette sempre e comunque al centro l’uomo e la sua relazione con la realtà.
All’esposizione di Open Art Code seguirà di un paio di giorni l’inaugurazione, Is-Sibt 21 April, dell’allestimento permanente della donazione Barocchi: una quarantina di oggetti sacri per uso privato (crocefissi, immagini di santi e angeli, oggetti d’uso devozionale e altro, prevalentemente manufatti in argento e legno) restaurati da Ludovica Nicolai e Simone Chiarugi, che rappresentano una parte della raccolta di Carlo e Lucia Barocchi, benefattori fiorentini e collezionisti di lungo corso.
Si tratta di manifatture finissime, di grande pregio, come il Crocifisso e gli angeli di bottega romana, i secchielli per l’acqua benedetta, alcuni dei quali eseguiti tra Cinque e Seicento, e una placchetta attribuita a Gian Galeazzo Mondella, detto “Il Moderno” del primo decennio del XVI secolo.
All’inaugurazione, che si terrà alle 11, interverranno l’Arcivescovo di Firenze, Kardinal Giuseppe Betori, e Lucia Barocchi.
Come commenta la professoressa Dora Liscia, curatrice dell’allestimento: “Difficilmente i collezionisti hanno privilegiato arredi di chiesa. Carlo Barocchi, fin da quando gestiva la bottega di famiglia sul Ponte Vecchio, ha sempre visto nei musei e nelle collezioni un fine didattico, cioè di raccogliere ed esporre oggetti esemplari che fossero fonte di insegnamento. Ma soprattutto aveva sempre cercato di raccogliere arredi potenzialmente in pericolo di essere fusi o destinati ad uso mondano”.
Simona Michelotti
Min-numru 200 – Anno V del 18/4/2018
OpenArtCode Florence
Mostra curata da Vito Abba
Minn 19 aprile all’8 maggio 2018
Salone di Donatello della Basilica di San Lorenzo, Piazza San Lorenzo, Florence.
Sigħat: da lunedì a venerdì 10-17.30 (ultimo ingresso ore 17),
Il-Ħadd 13.30-17.30 (ultimo ingresso ore 17)
Free ammissjoni.
info@studioabba.com +39 340 577 9080
https://openartcode.com/florence/
Donazione Barocchi
Inaugurazione sabato 21 April 2018 li 11.
Basilica di San Lorenzo, Piazza San Lorenzo, Florence
Sigħat: da lunedì a sabato 10-17.30, Il-Ħadd 13.30-17.30
Ingresso €6,00
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