Aspasia. Alla scoperta delle donne
Aspasia. Alla scoperta delle donne. Sapete chi era Aspasia?
“Quantunque ella vivesse in un’epoca in cui le donne non avevano ancora un’anima, era un’anima, un’anima color rosa e porpora, più ardente del fuoco, più fresca dell’Aurora; Aspasia era una creatura in cui i due estremi della donna s’univano, era la prostituta Dea. Era Socrate più Manon Lescaut. Aspasia fu creata nel caso fosse necessità una meretrice per Prometeo”. (Victor Hugo)
Aspasia era un’anima, era una donna in un’epoca dove il pensiero femminile non era previsto.
Atene 400ac. Le donne erano totalmente escluse dalla vita politica e intellettuale. Cresciuta in un mondo che giudicava il valore di una donna sulla base del silenzio di cui sapeva circondarsi, Aspasia non corrispondeva al modello di femminilità classica, devota, silente, capace di accudire il marito e la famiglia.
Ricca ma non aristocratica. Raffinata ma non nobile. Nata a Mileto, faceva parte di un mondo cosmopolita e colto.
È così che arriva ad Atene, con un enorme bagaglio di cultura. È lì che incontra il suo destino, incontra Pericle, che governa Atene, e i due s’innamorano. Pericle ama profondamente Aspasia, per lei lascia la moglie e i suoi due figli.
Non era bellissima Aspasia, ma era in grado di esercitare un fascino non comune. Si narra che Socrate la considerasse una maestra di vita e ne lodasse la saggezza e l’intuito politico.
Quindi Aspasia era una donna dotata di un’intelligenza non comune. Era una cortigiana.
Era un’esperta consigliera in politica. Aspasia era soprattutto una Donna. Ed era una bellissima anima. La sua forza incantatrice attraversa la storia e le letterature.
Tutto questo era Aspasia, oltre a una donna capace di conquistare l’amore dell’uomo più importante del suo tempo.
Sempre vostra.
Silvana Scano
Dal numero 229– Anno V del 5/12/2018
Jälgi meid!