CEI-Firenze 2015: è di 3 giovani fiorentini il logo scelto
È opera di tre giovani creativi fiorentini – Zeno Pacciani, Francesco Minari e Andrea Tasso – che da pochi mesi si sono uniti in una “farm creativa” sotto il nome di Borgoognissantitre, che è anche l’indirizzo del loro studio, il logo vincitore del concorso indetto dalla Conferenza Episcopale Italiana per il Convegno Ecclesiale Nazionale che si terrà a Firenze a Novembre 2015.
“Il logo che abbiamo disegnato – spiega Zeno Pacciani – è il frutto di vari brain storming sulle cinque parole chiave che il Comitato aveva proposto: umanesimo, Chiesa, Firenze, partecipazione, Gesù Cristo. Da queste cinque parole siamo partiti con una serie di bozzetti in cui abbiamo cercato di rappresentarle e collegarle in vari modi, fino ad arrivare a quello che ci è sembrato il risultato migliore”.
Il tratto molto semplice, quasi calligrafico, sia del disegno che della scritta è un aspetto a cui tenevano molto: “Abbiamo voluto indurre l’idea di semplicità, di contemporaneità, di umanità: qualcosa che desse l’impressione di essere disegnato e scritto a mano, anche se in realtà per produrre il logo in formato vettoriale, come era richiesto dal bando, abbiamo dovuto lavorare su computer”.
La lettura dei segni è davvero immediata: “Le frecce rappresentano la Chiesa, che per noi fiorentini si identifica anche con la Cupola del Duomo. Una Chiesa che abbraccia Cristo, rappresentato dalla croce, e allo stesso tempo una Chiesa che ‘esce’ verso l’esterno, verso le periferie, come ricorda sempre Papa Francesco”.
Anche la scelta dei colori non è casuale: i colori predominanti solo il rosso, che è anche il colore di Firenze, e l’oro della risurrezione: ma le frecce hanno tutti i colori del calendario liturgico, a rappresentare la partecipazione del popolo di Dio nel tempo e nello spazio, “hic et nunc”. La vittoria del concorso ha per loro un sapore particolare: “Avevamo fatto altri tentativi, ma questo è il primo che vinciamo. E siamo particolarmente felici, da fiorentini, di poter legare il nostro lavoro a un evento così importante che si svolgerà proprio nella nostra città”.
La scelta del logo ha visto anche un passaggio attraverso i social network, dove i dieci finalisti sono stati sottoposti a giudizi e commenti.
Nicola Nuti
Dal numero 46 – Anno I del 07/01/2015
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