Chiude San Marco: Il Generale Domenicano non ha ascoltato la Petizione
Nemmeno l’indignazione mondiale scaturita dalla petizione, con ben 18mila firme, al Padre Generale dei Domenicani per non chiudere il Convento di San Marco a Firenze è servita, e quini, nel giro di pochi mesi, il Convento chiuderà.
Di seguito la comunicazione inviata dai promotori della petizione:
Con molta tristezza e delusione dobbiamo informarvi che la Petizione che avete firmato non ha ottenuto il suo scopo; Wednesday 20 giugno il Padre Provinciale, Aldo Tarquini, si è recato nel Convento di San Marco per leggere il decreto, firmato dal Generale Bruno Cadoré, che stabilisce la chiusura del convento e la partenza dei frati che vi risiedono.
Se alle firme on line si sommano anche le firme ottenute a Firenze su moduli di carta, si supera abbondantemente la cifra di 18.000 firme, firme da tutto il mondo, firme di intellettuali e artisti, firme provenienti dal popolo.
Ebbene, tutte queste firme non sono state sufficienti per indurre il Generale ed il Provinciale ad un minimo cambiamento. Almeno in questo caso dobbiamo constatare che il Dialogo, ormai da decenni esaltato a parole dagli uomini di Chiesa e dagli stessi domenicani, è purtroppo negato nei fatti.
La gravità di questa decisione si manifesterà ancora di più con il passare del tempo, intanto si può solamente piangere su questa volontà suicida dell’Ordine Domenicano.
I domenicani del presente esaltano, a parole, Sant’Antonino, il Beato Angelico, Giorgio La Pira, thiab lwm yam, e contemporaneamente sopprimono il convento nel quale i suddetti personaggi hanno vissuto ed operato. La contraddizione è evidente, i fatti annullano le parole.
La verità è che sopprimendo il convento di San Marco, gloria dell’Ordine da quasi sei secoli, i domenicani uccidono quanto di meglio essi stessi hanno dato alla Chiesa e all’Umanità.
I domenicani del presente non si riconoscono più nella loro storia, prendono le distanze dai loro padri – i domenicani del passato – quelli che hanno reso illustre San Marco e famoso l’intero Ordine. Come stupirsi dunque se l’Ordine soffre per una acuta crisi di vocazioni? Come può attirare giovani un Ordine che attraversa una così preoccupante crisi d’identità?.
La chiusura del convento è fissata per il mese di settembre, forse si può fare ancora qualcosa. Da ultimo, chiudendo la Petizione, desideriamo ringraziare tutti quelli che, in questi ultimi mesi, si sono attivati per impedire una decisione che danneggerà, prima di tutto, l’Ordine Domenicano, e poi l’intera Chiesa, il mondo, thiab, non ultima, la città di Firenze, indissolubilmente legata (La Pira docet!) al convento di San Marco.
Simona Michelotti
Los ntawm tus xov tooj 210 – Anno V del 27/6/2018
Ua raws li peb!