Claudio Bisio e Gigio Alberti in “Ma tu sei felice?” il 18 settembre all’Estate Fiesolana
Piektdiena 18 Septembrī plkst 21.15 alla 73a Estate Fiesolana in collaborazione con Teatro Puccini va in scena “Ma tu sei felice?” con Claudio Bisio e Gigio Alberti
Due uomini seduti al bar. Runāt, e intorno a loro nessuno. Nemmeno i camerieri che dovrebbero portare da bere. Situazione strana. Ma i due non ci badano. Runāt. Di tutto. Mogli, figli, parenti, giovani e vecchi, avventure, tradimenti, scuola, medicina, amici, lavoro, criminalità.
Es dēļ, Vincenzo e Saverio, sono benestanti, hanno tutto quello che si potrebbe volere, forse anche di più. Ma niente va, secondo loro, come dovrebbe andare. E così snocciolano le loro teorie, le loro ricette per la soluzione di ogni problema. Che rivelano tutti i peggiori difetti dell’uomo. Maschilismo, egocentrismo, razzismo, faciloneria, superficialità. Ma lo fanno con un un’inconsapevolezza totale, con un candore talmente assoluto, da risultare simpatici.
Da una sola domanda rifuggono. Come se fosse pericolosa da affrontare. Come potesse fare cadere il castello di carte che stanno costruendo. E la domanda è: “Ma tu sei felice?". E quella che sembrava essere una tranquilla chiacchierata al bar, si rivelerà essere qualcosa di più.
Quella stessa domanda, è passata dalle pagine del libro di Federico Baccomo (Solferino, Aprīlis 2019) alle immagini della web series estemporanea, realizzata da Claudio Bisio e Gigio Alberti durante il lockdown (YouTube/ClaudioBisio, Aprīlis 2020), quando hanno deciso di vestire i panni di Vincenzo e Saverio e mettere in scena “a distanza” le loro chiacchiere da bar.
Le vicissitudini dei due antieroi moderni sono diventate 25 episodi web, realizzati con semplici mezzi casalinghi, qualche smartphone, l’aiuto delle rispettive famiglie, e la complicità di un’amicizia che dura da quarant’anni, e che neanche l’isolamento ha fermato, ma semmai reso forzatamente produttiva.
“Ma tu sei felice?" ora diventa un appuntamento teatrale e dai video realizzati a distanza, ognuno dalla propria casa, il dialogo si sposta sul palco, con reading di Bisio & Alberti dal vivo insieme, toccando fino a settembre una ventina di località, teātri, arene e rassegne estive, per condividere anche con il pubblico live le riflessioni sull’eterno tema della felicità.
“La cosa che mi diverte di più del progetto è il cinismo dei personaggi (e quindi di Baccomo)” – spiega Bisio – “I due protagonisti sono figure piuttosto negative, sono due superficiali qualunquisti. A me raramente capita di impersonare degli stronzi, sia a teatro che al cinema. Magari dei buoni, degli sfigati, ma qui è necessaria una certa distanza, un po’ brechtiana, dai personaggi, la cosa più difficile del mondo”.
“Per me, si tratta invece di un’adesione totale al personaggio!” – racconta Alberti – “Siccome è un idiota, per me interpretarlo è un regalo grandissimo, perché mi diverto moltissimo, mi sento libero di dire tutte le cose peggiori con la massima naturalezza e credendoci fino in fondo. Sono due idioti che vanno quasi oltre ogni limite con un candore, bet, che in qualche modo li salva dal giudizio del pubblico”.
Mattia Lattanzi
Numurs 309 – Anno VII del 16/9/2020
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