Crowdfunding per il restauro della cupola del Tempio ebraico
Una rapida campagna di crowdfunding e il contributo di Fondazione CR Firenze hanno consentito l’avvio dei lavori di restauro e di messa in sicurezza della storica cupola del Tempio ebraico in via Luigi Carlo Farini a Firenze.
Un intervento di urgenza resosi necessario in seguito di cadute di piccoli manufatti lignei dalle grate e dal rosone centrale.
La campagna di raccolta fondi avviata lo scorso novembre dall’Opera del Tempio ebraico di Firenze, “è stata accolta da un notevole successo”, ha spiegato il suo presidente architetto Renzo Funaro.
W zasadzie, in soli 17 giorni sono stati raccolti 35.000 euro grazie alla generosità di oltre 80 donatori, tra iscritti alla Comunità e vari cittadini e organizzazioni sia locali che internazionali.
“Un contributo determinante – ha aggiunto Funaro – è stato quello della Fondazione CR Firenze, che ha risposto con tempestività e generosità al nostro appello con un finanziamento di 30.000 euro, senza il quale non sarebbe stato possibile avviare e realizzare i lavori”. W dodatku, altri importanti contributi sono giunti da World Monuments Fund, David Berg Foundation e Adei Wizo.
Praca, iniziati nelle scorse settimane, dovrebbero concludersi a fine marzo e, dopo una prima fase di chiusura dello spazio sottostante alla cupola per ragioni di sicurezza, tutt’ora in corso, anche quest’area sarà riaperta totalmente al pubblico già per la fine del mese.
Ad occuparsi degli interventi è la ditta acrobatica Acrobatic System di Livorno (la stessa che ha di recente operato all’interno della cattedrale di S. Maria del Fiore di Firenze), formata da un team di muratori alpinisti che provvedono allo smontaggio, messa in sicurezza e poi rimontaggio delle rostre lignee della cupola.
Il Tempio Ebraico di Firenze è stato progettato e realizzato tra il 1874 i 1882 dagli architetti Marco Treves, Mariano Falcini e Vincenzo Micheli.
L’edificio costituisce un esempio tra i più significativi di architettura monumentale in cui si ricorre ad uno stile eclettico di ispirazione moresca, per caratterizzare e rappresentare simbolicamente l’emancipazione ebraica nella città di Firenze e la liberazione dal ghetto.
L’edificio fu oggetto di lavori di consolidamento tra il 1945 i 1950 a seguito dei danni causati dall’esplosioni delle mine dei nazisti e dei repubblichini che hanno fatto saltare parte del colonnato interno.
Dopo i danni provocati dall’alluvione del 1966, la Soprintendenza ai monumenti ha realizzato restauri a ambienti interni ed esterni e tra ilo 1995 i 2010 l’edificio è stato oggetto di importanti lavori di restauro di tutte le coperture, facciate e decorazioni interne che non hanno però interessato, per carenza di finanziamenti, la cupola interna.
Michael Lattanzi
Przez numer 189 – Anno V del 31/1/2018
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