Ntawm 28 Lub kaum hli ntuj rov sau ntawv hauv lub Museo dell'Opera del Duomo

Tom qab Note al Museo in programma dal 28 Lub kaum hli ntuj mus 24 Lub peb hlis ntuj, tom 21, rassegna concertistica dell’Opera di Santa Maria del Fiore nata in occasione dell’inaugurazione del nuovo Museo dell’Opera del Duomo e da allora artisticamente diretta da Francesco Ermini Polacci, che l’ha ideata con il pieno favore del presidente dell’Opera Franco Lucchesi.

Vogliamo un Museo vivoha detto il Presidente dell’Opera del Duomo, Franco Lucchesi – per questo la rassegna musicale Note al Museo e la settimana prossima inaugureremo una mostra con opere di Donatello e Verrocchio ‘Capolavori riscopertie l’anno prossimo, in collaborazione con Palazzo Strozzi, ospiteremo un’opera del grande artista Bill Viola”.

Per Francesco Ermini Polacci, direttore artistico di Note al MuseoIl programma di Note al Museo si è mosso su due linee: offrire la maggiore varietà possibile e valorizzare i talenti italiani”.

Tale è stato il successo dell’iniziativa che ora la manifestazione musicale si rinnova in una seconda edizione, con più appuntamenti e una ancor più spiccata varietà delle proposte.

A un anno dalla riapertura, il Museo, e in particolare la suggestiva Sala del Paradiso che ne costituisce il cuore, accoglierà ancora artisti di fama internazionale e programmi appositamente studiati per rendere unici questi nuovi 6 appuntamenti musicali: un dialogo fra opere d’arte e musica, nel nome della bellezza, e che si propone come un valore aggiunto a quei principi di valorizzazione e promozione culturale che da sempre guidano l’Opera di Santa Maria del Fiore.

Una programmazione artistica che disegna una vera e propria rassegna musicale, con concerti a precisa cadenza mensile per offrire al pubblico degli appassionati l’attrattiva di un appuntamento fisso oltreché di qualità.

I concerti sono ad pub dawb, fino ad esaurimento dei posti disponibili, esclusivamente su prenotazione da effettuarsi di persona presso la portineria del Centro Arte e Cultura (piazza San Giovanni 7) a partire dal giovedì della settimana precedente la data del concerto.

Friday, 28 Lub kaum hli ntuj 2016, teev 21

Giovanni Sollima, violoncello

I Solisti Filarmonici Italiani

Da Bach… a Sollima

Johann Sebastian Bach

Concerto Brandeburghese n.3 in sol maggiore BWV 1048

Antonio Vivaldi

Concerto in re maggiore RV 564 rau 2 violini, 2 violoncelli, archi e basso continuo

Giovanni Sollima

Fecit Neap. 17..” per violoncello, archi e basso continuo

Carl Philipp Emanuel Bach

Sinfonia in sol maggiore Wq182:1 per archi e basso continuo

Antonio Vivaldi

Concerto in sol minore RV 531 rau 2 violoncelli, archi e basso continuo

Giovanni Sollima

Violoncelles, Vibrez! rau 2 violoncelli, archi e basso continuo

Carismatico e versatile musicista di grande popolarità, compositore fuori dal comune e violoncellista dalla comunicativa che non conosce confini di genere, Giovanni Sollima incontra I Solisti Filarmonici Italiani, una delle più importanti orchestre da camera a livello internazionale, formata da prime parti delle principali compagini italiane ed erede dei Virtuosi di Roma e dei Solisti Italiani. Ne nasce un programma dinamico e accattivante, incentrato su capolavori del repertorio barocco (come il Concerto Brandeburghese n. 3 Bach, tus Concerto rau 2 violoncelli di Vivaldi) ma che accoglie anche due sorprendenti pagine dello stesso Sollima, fra le quali un classico di successo come Violoncelles, Vibrez!

Thursday, 24 Kaum ib hlis 2016, teev 21

Luigi Attademo, Guitar

Simone Gramaglia, violet

Franz Schubert

Sonata in la minore D 821 “L’arpeggione” (dall’originale per fortepiano e arpeggione, trascr. di L. Attademo)

Niccolò Paganini

Sonata in re minore op. 2 MS 26 n. 3 (dall’originale per violino e chitarra, trascr. NPLOOJ. Gramaglia)

Sonata Concertata in la maggiore op. 61 MS2 (dall’originale per violino e chitarra, trascr. NPLOOJ. Gramaglia)

Sonata per la Grand Viola in do minore MS 70

Il chitarrista Luigi Attademo, interprete e studioso rinomato, e il violista Simone Gramaglia, componente del Quartetto di Cremona, si sono riuniti nel 2012 per valorizzare il repertorio destinato alle sonorità uniche e affascinanti di questo particolarissimo duo. Il programma propone un poco noto Paganini, capace di unire la piacevolezza melodica suggerita dal melodramma italiano, da lui amatissimo, a uno scintillante virtuosismo, e una pagina di Schubert celeberrima ma qui presentata in una trascrizione che evidenzia le caratteristiche dell’originale arpeggione, strumento sperimentale che il costruttore Georg Stauffer aveva pensato come un incrocio fra uno strumento ad arco e la chitarra. Nota è, oltretutto, la sensibilità che aveva Schubert per la chitarra, da lui anche posseduta negli ultimi anni della sua breve esistenza.

Thursday, 15 Hlis ntuj nqeg 2016, teev 21

Claudia Koll, voce recitante

Alessandro Marangoni, Piano

Mario Castelnuovo Tedesco

Evángelion

La storia di Gesù, raccontata ai bambini in 28 piccoli pezzi

Il fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968) è stato una figura di primo piano del Novecento musicale, anche se per lo più dimenticato: da un lato perché una certa miope storiografia l’ha reputato reo di aver seguito i linguaggi della tradizione, dall’altro perché costretto, lui di origini ebraica, ad un lungo esilio americano indotto dalle leggi razziali e che ha portato a un conseguente oblio della sua produzione, peraltro consistente. Scrisse Evángelion nyob rau hauv 1934, con l’intento di raccontare in musica ai bambini la storia di Gesù, dalla nascita alla resurrezione: una serie di piccoli ed evocativi brani pianistici, segnati da quella delicatezza ed eleganza tipiche del suo stile. Alessandro Marangoni, allievo di Maria Tipo e noto per la sua autorevole attenzione al repertorio più raro (da Rossini a Rota), ha riscoperto Evángelion e realizzato in cd la prima incisione mondiale. Con lui, a formare un sodalizio artistico che è già stato salutato dal successo, ci sarà la celebre attrice Claudia Koll, che reciterà passi tratti dai Vangeli intercalati ai brani pianistici, come voluto dall’autore. Nella città che ha dato i natali a Castelnuovo-Tedesco, e in un luogo denso di significati come la Sala del Paradiso, Evángelion rivivrà così per la prima volta, con un messaggio artistico che getta un ponte fra cristiani ed ebrei ma che porta anche in sé i significati di un dialogo universale.

Thursday, 26 Lub ib hlis ntuj, teev 21

Sestetto Stradivari dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Johannes Brahms

Sestetto per archi in si bemolle maggiore op. 18

Pëtr Il’ič Čajkovskij

Sestetto per archi in re minore op. 70 “Souvenir de Florence”

Composto da musicisti dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, il Sestetto Stradivari si è costituito nel 2001 in occasione dei concerti organizzati nell’ambito della Mostra Internazionale “L’arte del violino” tenutasi a Castel Sant’Angelo, nyob rau Rome. L’affiatamento e la passione dimostrati hanno fatto sì che un evento occasionale abbia dato vita a un’attività di più ampio respiro, impegnando il gruppo in acclamati concerti per l’Associazione Musicale Alessandro Scarlatti di Napoli, la Stagione di Musica da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Palau de la Musica di Valencia, e in tournée fra Sudamerica e Cina. Il programma presenta due indiscutibili capolavori di secondo Ottocento: tus Sestetto op. 18 di Brahms, dal respiro sinfonico che guarda al fascino di forme antiche, thiab cov Sestetto op. 70 di Cajkovskij, scritto dopo il soggiorno a Firenze del 1890 e per questo noto come “Souvenir de Florence”.

Thursday, 16 Lub ob hlis ntuj, teev 21

Duo Gazzana

Natascia Gazzana, Tsausmuag

Raffaella Gazzana, Piano

Fra Ottocento e Novecento

Alfred Schnittke

Suite im alten Stil

Antonin Dvořák

Pezzi romantici op. 75

Luigi Dallapiccola

Tartiniana seconda

Arvo Pärt

Fratres

Pëtr Il’ič Čajkovskij

Meditazione, ntawm Tre pezzi op. 42

Nino Rota

Improvviso “Un diavolo sentimentale”

Costituito dalle sorelle Natascia e Raffaella, il Duo Gazzana si è formato con Bruno Canino, Ruggiero Ricci, Yehudi Menhuin e Piero Farulli. Vanta un’apprezzata attività internazionale, con concerti tenuti in tutto il mondo e un repertorio che arriva fino ai giorni nostri e include anche lavori espressamente dedicati a loro. Recente il loro debutto a New York e Tokyo. La versatilità dei loro talenti e dei loro interessi è testimoniata da questo programma, un excursus fra Ottocento e Novecento che abbina alle suggestioni romantiche di Dvořák e Čajkovskij, la contemporaneità neoclassica di Schnittke e quella mistica di Pärt, il Novecento italiano di Dallapiccola che rivisita Tartini e di Nino Rota che scrive un incalzante, beffardo Improvviso dall’eloquente titolo di “Un diavolo sentimentale”.

Friday, 24 Lub peb hlis ntuj, teev 21

Roberto De Candia, baritone

Alfonso Antoniozzi, voce recitante

Daniela Pellegrino, Piano

Sesto Bruscantini, l’arte del Belcanto

Domenico Cimarosa

Le astuzie femminili: “Le figliole che so’ de vent’anni

Gaetano Donizetti

Don Pasquale: “Bella siccome un angelo

Wolfgang Amadeus Mozart

Don Giovanni: “Madamina, il catalogo è questo

Le nozze di Figaro: “Vedrò mentr’io sospiro

Le nozze di Figaro: “Aprite un po’ quegli occhi

Giuseppe Verdi

Falstaff: “È sogno o realtà?”

Gaetano Donizetti

L’elisir d’amore: “Udite, udite, o rustici”

Baritono leggendario, Sesto Bruscantini tenne un recital, tus 3 Lub yim hli ntuj 1981 nella piazza Plebiscito di Ancona, incentrato sulla figura femminile così come viene raccontata da celebri compositori del Settecento e dell’Ottocento. Roberto De Candia (baritono di fama internazionale, allievo proprio di Bruscantini), ripropone quel programma, assieme al pianoforte di Daniela Pellegrino e alla voce di Roberto Antoniozzi (cantante e regista altrettanto celebre, anche lui cresciuto alla scuola di Bruscantini), che reciterà, reinterpretandoli, i testi scritti dallo stesso Bruscantini per il recital ad Ancona. Dopo il grande successo al festival Solo Belcanto di Montisi, dove ha avuto il suo battesimo, il concerto arriva a Firenze rimodulato nel programma ma mantenendo invariato il senso di una serata dedicata a un’indimenticabile voce del passato più glorioso.

Zos yuav tau
da effettuarsi
presso la portineria del Centro Arte e Cultura
Piazza S. Giovanni 7
a partire dal giovedì della settimana precedente al concerto

Timetable 9-12
eventi@operaduomo.firenze.it
TEL. 055/23.02.885

Sib tham txog Jaime Macias, filming of Mauro Pocci.

Frank Mariani
Los ntawm cov xov tooj 130 – Xyoo III 19 /10/2016

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