“Emergenze dantesche. Dove e come incontrare il Sommo Poeta a Firenze a sette secoli dalla sua morte” di Marco Ferri
Í 2021 ricorrono i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. L’anniversario costituisce un valido motivo in più per visitare Firenze, proprio alla ricerca di quelle “emergenze dantesche” che in città sono ancora visibili. Già, ma dove?
Se qualcuno viene a Firenze alla ricerca di Michelangelo o Botticelli, è facile riempirsi le pupille di bellezza. Ma con Dante il discorso è diverso. Dante va cercato.
Nasce così l’idea di “Emergenze dantesche. Dove e come incontrare il Sommo Poeta a Firenze a sette secoli dalla sua morte”, primo libro di Marco Ferri scritto per LINEA edizioni di Padova.
Del Sommo Poeta, örugglega, non è noto alcun documento autografo, ma la sua presenza a Firenze è un po’ ovunque, a cominciare dal Battistero di San Giovanni, í Cathedral Square, e per finire in un’accademia settecentesca, che rappresentano l’alfa e l’omega della sua opera: di fronte ai suggestivi mosaici di Coppo di Marcovaldo, infatti quasi certamente il Poeta trasse ispirazione per la sua Commedia, così come nelle pagine di un manoscritto dell’epoca dei lumi si legge a chiare lettere che l’epitaffio visibile sul suo sepolcro ravennate, lo redasse lui stesso.
Ma questo viaggio a Firenze alla ricerca dei modi e dei luoghi dove “incontrare” le “tracce” del Divin Poeta ci condurrà in spazi storici di Firenze: dal Museo Nazionale del Bargello all’antica sede dell’Arte dei Giudici e Notai, dall’ex-Chiesa di San Pier Scheraggio, oggi inglobata negli Uffizi, a piazza Santa Croce, dalle storiche biblioteche di città alla Società Dantesca e molti altri.
Alla fine saremo piacevolmente colpiti da quanto Dante sia ancora così presente tra noi, insieme a tutte le testimonianze del suo genio di poeta e di fiorentino impegnato nella vita civile.
Il libro, concepito e scritto dall’autore durante i mesi del primo obbligatorio confinamento dovuto all’emergenza sanitaria, si compone di 18 capitoli ed è completato dalla prefazione di Cristina Acidini, già Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino.
Marco Ferri, nato a Firenze nel 1958 e laureato in storia contemporanea, è giornalista professionista. Da oltre 30 anni si occupa di cultura e spettacoli; ha scritto sulle pagine del Giornale della Toscana e ha collaborato con varie testate, tra cui National Geographic Italia per la quale, ma, è stato coproduttore associato del docufilm Secrets of Florence (Florence. Le trame del Rinascimento).
È stato responsabile della comunicazione della Galleria degli Uffizi e del Polo Museale Fiorentino, e della Fondazione Franco Zeffirelli di Firenze; í 2014 ha ideato e curato nella Sala Bianca di Palazzo Pitti la mostra temporanea “Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze”; í 2008 ha fondato con Clara Gambaro “Medicea. Rivista interdisciplinare di studi medicei”.
È autore di una dozzina di libri e di varie pubblicazioni scientifiche dedicate alla Dinastia Medici.
Simona Michelotti
From the tala 324 – Anno VIII del 13/1/2021
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