Festa domenica 6 settembre per i 600 anni della Basilica di Santa Maria Novella
Lo sguardo attento e persino quello più distratto non può non cogliere la bellezza della Basilica di Santa Maria Novella collocata come è all’uscita della stazione ferroviaria di Michelucci e alla fermata-discesa delle tramvia che i cittadini del mondo prendono o da Villa Costanza o dall’aeroporto Amerigo Vespucci per entrare nel centro storico di una città che, nonostante tutto è ancora fantasticamente sorprendente.
La Basilica è quindi luogo di approdo e da dove si salpa per conoscere Firenze.
sunod 7 settembre ricorrono i 600 anni dalla consacrazione della Basilica, la cui consacrazione fu presieduta da Papa Martino V nel 1420, eletto al concilio di Costanza per porre fine allo scandalo del grande scisma d’Occidente; per lui vennero specifici appartamenti papali nel convento domenicano di S. Maria Novella.
La Basilica di Santa Maria Novella è espressione del genio degli esseri umani dove in un concatenarsi armonico nel tempo si sviluppano strutture architettoniche, mga kinulit, dipinti in un dialogo con il passato che testimonia e conferma le radici della nostra civiltà cristiana sul filo conduttore della predicazione domenicana del Vangelo; arte come lode e ringraziamento come supplica nell’affidarsi nelle tempeste della vita a lui, l’Altissimo Onnipotente, creatore e motore di tutte le cose.
Un fervore spirituale che, oltre che dipinto, scolpito, disegnato, viene vissuto attraverso la catechesi dei bambini e degli adulti con particolare attenzione alla persona, alla coppia, alla famiglia, per aiutare a vivere la vocazione al fidanzamento del matrimonio nel solco della grande tradizione domenicana.
In questa missione molto importante è l’Associazione del Rosario Perpetuo tanto che in Santa Maria Novella è divenuta punto di riferimento per centinaia di persone che improntano la loro vita sulla recita del Santo Rosaro.
La Basilica è luogo di santità domenicana testimoniata sia dai Santi e dai Beati qui sepolti: San Antonino ha cominciato il suo percorso di santità proprio da Santa Maria Novella e, andando indietro nel tempo, Frà Giovanni da Salerno, mandato da San Domenico stesso a porre le premesse della chiesa che, come la vediamo al momento attuale venne iniziata il 18 October 1279 e consacrata il 7 September 1420 da Papa Martino V che risiedeva negli appartamenti papali fatti costruire per lui ed attualmente di proprietà del Comune, il Lateranino di Firenze, come è stato chiamato, sul fac simile del Laterano del Papa, il palazzo residenziale del Papa quale vescovo di Roma.
La cerimonia di consacrazione, cominciata alle ore 5 del mattino terminò alle ore 12 e vidse la partecipazione dei Gonfalonieri e la presenza del Papa che segnò le croci sui 12 pilastri della Basilica; 12 perché dodici sono gli apostoli, le fondamenta su cui poggia la Chiesa di Cristo.
Come la vediamo oggi la Basilica manca degli elementi medievali e il coro era davanti e non dietro come ora; il tutto fu rivisto dal Vasari a cui Cosimo I diede incarico della ristrutturazione della chiesa; non c’erano, gioco forza del tempo, le opere dei grandi: Masaccio, Brunelleschi, Filippo Lippi il Ghirlandaio.
Alla Basilica consacrata seicento anni fa, karon, 2020 si affianca la Basilica di San Marco dove sta nascendo un centro di spirituaità di giovani studenti universitari in prospettiva di una attività anche formativa.
In occasione del sesto centenario della consacrazione della Basilica di Santa Maria Novella, i frati Domenicani organizzano il 6 ug 7 settembre una due giorni di fede, arte e cultura nella grande basilica fiorentina.
Ang 6 September at 18 si terrà solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Giuseppe Betori, Arsobispo sa Florence.
L’indomani, 7 September, la basilica sarà gratuitamente aperta a fedeli e visitatori per ammirarne le bellezze artistiche.
Tre importanti appuntamenti gratuiti sono inoltre da segnalare per questa giornata: le due visite guidate delle ore 10,30 ug 16, accompagnati da un frate del convento, e il concerto delle ore 20,30 con la partecipazione di grandi musicisti come Luca Benucci, Ruben Simeo e Daniele Dori.
Riprese video del Giornalista Franco Mariani.
Carmelina Rotundo
Gikan sa gidaghanon 307 – Anno VII del 2/9/2020
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