Fiorino d’oro allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare
Fiorino d’oro allo Stabilimento chimico farmaceutico militare.
A consegnare il riconoscimento al colonnello Antonio Medica è stato il sindaco Dario Nardella nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
“Oggi è un giorno importante, di festa – ha dichiarato il sindaco Nardella durante la premiazione – con il Fiorino d’oro rivolgiamo un messaggio di gratitudine corale a tutti gli uomini e donne, civili e militari, che hanno portato a livelli di eccellenza lo Stabilimento chimico farmaceutico militare, Istituzione che ha una storia di grande prestigio e soprattutto un presente e un futuro straordinari: ha salvato tante vite grazie alla ricerca scientifica nel campo medico e ne salverà molte altre. Lo Stabilimento ha un ruolo unico e insostituibile, per questo abbiamo bisogno di tutelarlo e farlo crescere”.
Alla cerimonia era presente, između ostalog, il direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa (AID) ingegner Gian Carlo Anselmino, che ha espresso la “piena soddisfazione per l’alto riconoscimento che la città di Firenze ha voluto attribuire allo Stabilimento chimico farmaceutico militare, un’istituzione di eccellenza in ambito medico, scientifico e tecnologico il cui prestigio oltrepassa i confini del Paese”, e ha assicurato “l’impegno dello Stabilimento a proseguire nella tradizionale disponibilità, mai venuta meno, di essere al servizio del Paese”.
“Lo Stabilimento chimico farmaceutico militare è una realtà unica nel suo genere in Italia – ha spiegato Nardella – e forse anche nel mondo, in quanto è capace di tenere sullo stesso livello diversi tipi di missione: quella militare, della difesa, e quella civile legata al grande servizio universale che in Italia rappresenta il servizio sanitario. Questo ruolo di Istituzione trasversale ha consentito allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di essere uno snodo tra il ministero della Difesa, il ministero della Sanità, la nostra città e la Regione Toscana. Pochi istituti riescono a raggiungere questa qualità e questa complessità di valori e relazioni”.
“Il Fiorino d’oro – ha continuato il sindaco – è anche il riconoscimento di un rapporto sempre stretto, intrecciato a doppio filo, tra la nostra comunità e lo Stabilimento chimico farmaceutico militare: come non ricordare i progetti più recenti come l’avvio della sperimentazione della cannabis a scopo terapeutico iniziato nel 2014 d’accordo con il sistema sanitario nazionale e regionale, i tanti interventi attraverso farmaci rari, e al centro di ricerche importanti, che hanno salvato la vita a bambini e adulti in Italia e nel mondo e il grande apporto che diede durante l’Alluvione del 1966. Quando due anni fa, in questo Salone, abbiamo festeggiato il 50esimo anniversario dell’Alluvione con il presidente della Repubblica Mattarella incontrai alcuni Angeli del fango che mi raccontarono una storia che io non conoscevo e che pochi probabilmente conoscono: nei giorni drammatici, immediatamente successivi all’Alluvione, lo Stabilimento rese disponibile la cloramina, sostanza necessaria per rendere potabile l’acqua, e aiutò i fiorentini distribuendo materiale sanitario per affrontare la grave emergenza. In quell’occasione lo stabilimento fu davvero un grande Angelo del fango perché aiutò tutta la città e tutta la comunità ad affrontare un pericolo sanitario, di salute pubblica, molto vasto”.
Questa la motivazione: “Un’eccellenza scientifica tutta italiana al servizio della salute pubblica, con un ruolo sociale importantissimo, in particolare nelle emergenze sanitarie e nella cura delle malattie rare, gravi e invalidanti. Per il ‘Farmaceutico Militare’ – come è affettuosamente chiamato dai fiorentini – aiutare a stare bene, prima che un lavoro è una missione. Protagonista di alcune storie toccanti che portiamo nel cuore, a fianco della nostra comunità in tante occasioni (tra tutte l’alluvione del 1966 e la strage di Castello del 5 Avgust 1944)".
Nel corso della cerimonia di conferimento del fiorino d’oro si è tenuta la Lectio magistralis dal titolo “Passato, presente e futuro dello Stabilimento chimico farmaceutico militare”, a cura del colonnello Antonio Medica.
Matt Lattanzi
Dal numero 228– Anno V del 28/11/2018
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