Giovedì al Teatro Puccini Nada in “Scompagine”
“Nel chiuso di una stanza, una donna è in attesa di un’operazione che dovrà cancellare dalla mente e dagli occhi la visione di un’altra lei, la sua confidente allucinazione con cui ha da sempre un rapporto di affetto e ostilità”. Così scrive Nada Malanima ad incipit del suo “Scompagine”, un monologo che anche chiama: “commedia drammatica”.
Sulla scena, una donna, di età avanzata ma indefinibile, inchiodata a una vecchia poltroncina, evidentemente la sua preferita, che si chiede, e ci chiede: dove sono? Poi inizia a raccontare, in una sorta di dialogo con una Se Stessa che ama e detesta.
Scorrono così le vicende di una storia, una vita, la sua: amori e terrori, il padre di sua figlia e l’Uomo Nero (anzi, ben quattro uomini neri!), viaggi reali e viaggi immaginari, un “matrimonio spento”, le cure, gli ospedali, le osservazioni sbrigative degli “psicoqualcosa”. Sì, perché presto ci accorgiamo che questa donna non appartiene alla categoria dei “sani di mente”, ma è parte di quegli “organismi studiati per essere capiti” e che troppo spesso vengono annientati. Lei invece ce la fa: seduta sulla sua poltroncina motorizzata, conquista la scena e vi scorrazza, mettendoci a confronto con una vita vissuta, dentro e fuori, pericolosamente e gioiosamente.
Lei, dice, è in attesa della “neuroleptoanalgesia” che la libererà della se Stessa che la importuna. È senza dubbio un caso clinico, ma lo spettatore capisce e sente che racconta, estremizzando, un punto nevralgico del nostro essere al mondo, un esserci sempre per lo meno in due: i nostri pensieri e l’io che li ascolta.
Come finirà lo scontro? Davvero l’altra lei verrà sacrificata? La donna si chiede e ci chiede: è preferibile essere sani ma sentirsi malati o essere malati ma sentirsi sani?
Con il suo testo “Scompagine” Nada si offre un’occasione ghiotta: la vera e propria creazione di un personaggio, idiosincratico ed eccessivo, sopra le righe e umanissimo. E offre al pubblico la possibilità di fare conoscenza con questa donna straordinaria, che ci confronta con domande indimenticabili, con fantasie più che condivisibili e una immaginazione che rende vibrante tutto ciò che tocca, tutto ciò che sente o vede.
Mattia Lattanzi
Dal numero 49 – Anno II del 28/01/2015
“Scompagine” di Nada Malanima
luci e oggetti di scena di Andrea Violato
costumi di Antonio Marras
regia di Alessandro Fabrizi
Biglietti
I settore € 20,00
II settore € 16,00
(diritti di prevendita esclusi)
Prevendite
Cassa del Teatro Puccini (venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19.00)
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