Giulio Frescone, il ragazzo che volerà dalla Torre di Pisa
Questa sera, 1 aprile, Giulio Frescone si lancerà dal punto più alto della Torre di Pisa.
Credete che sia uno scherzo?
Niente affatto.
Giulio non è nuovo a queste dimostrazioni eclatanti, fino ad ora eseguite sempre senza pubblicizzarsi con i media, bensì solo alla presenza di un ristretto numero di amici; ma oggi ha deciso di raccontarsi, di svelarci alcuni suoi “trucchi”, e soprattutto di spiegare a tutti come ha effettivamente imparato a volare.
Giulio Frescone, classe 1982, originario di Poggio Ciliegio, piccola e rinomata frazione in provincia di Arezzo, dall’età di nove anni ha scoperto questa singolare passione: lanciarsi da punti sempre più alti cercando di restare sospeso in aria.
Inizialmente anche noi della redazione credevamo che Giulio fosse un mitomane, oppure il solito imbecille della porta accanto che spara scemenze. Ma il ragazzo ci ha mostrato un filmato assolutamente reale nel quale lui volava davvero.
Ed inoltre, questa sera alle ore 21, ha promesso che si lancerà dalla Torre di Pisa.
Come nasce quest’idea di lanciarti dalla Torre di Pisa?
“Da quando avevo nove anni ho scoperto di essere capace di effettuare salti da terra arrivando molto in alto. Quindi mi divertivo ad eseguire salti sempre più difficili. Un giorno ho scoperto che se muovevo velocemente anche le braccia, un po’ come se fossero le ali degli uccelli, incredibilmente riuscivo a restare sospeso in aria per alcuni secondi. Nel corso degli anni ho affinato la mia tecnica di ‘volo’ ed oggi posso tranquillamente dire di saper volare. E stasera lo dimostrerò a tutti. Mi vedrete volare dalla Torre di Pisa!”.
Giulio, come mai la scelta di restare ‘nascosto’ ai media. Cioè, una persona con la tua capacità… insomma, dovrebbero saperlo tutti. Oppure no?
“Infatti stasera sarà il mio vero debutto di fronte agli occhi del mondo. Ho preferito allenarmi per tutti questi anni senza mostrare quasi a nessuno quello di cui sono capace, ma stasera lo vedranno finalmente tutti”.
Per assurdo, è solo un’ipotesi remota, ma se tu non riuscissi a volare e precipitassi?
“Impossibile! Io so volare perfettamente, credimi. Mi sono allenato anni e anni, e adesso riesco perfino a planare lentamente fino a terra”.
E come fai?
“Semplice. Riesco a muovere le braccia ad una velocità di circa nove lembi al secondo. Pensa che in natura soltanto il colibrì riesce a sbattere le ali più velocemente di me. Quindi è come se le mie braccia diventassero due ali vere e proprie. Mi sono lanciato più volte dal colle principale del mio paese, Poggio Ciliegio. E sono sempre riuscito a restare sospeso per aria e a planare fino a terra delicatamente”.
Raccontaci come nasce realmente questa tua passione?
“Da bambino amavo saltare. Quando mi sono accorto di riuscire a saltare davvero molto in alto, molto più in alto rispetto ai miei coetanei, ho deciso di ‘sviluppare’ questo dono allenandomi a saltare sempre più in alto. Pensa che già a 10 anni riuscivo a saltare dal piano terra della mia casa in campagna fino al secondo piano. Senza alcun tipo di rincorsa. Poi, a 12 anni ho iniziato a saltare verso il basso, muovendo appunto le braccia sempre più velocemente. A 15 anni riuscivo a restare sospeso per aria la bellezza di 23 secondi”.
Accidenti! E oggi, che hai quasi 35 anni, quanto resti sospeso per aria?
“Quando sono assolutamente concentrato anche 6/7 minuti”.
Incredibile! Ho visto il filmato che ci hai spedito in redazione. Inizialmente credevo che fosse un falso. Ma poi ti ho visto effettivamente volare… è stato emozionante. Però ho notato che non riesci a spostarti in avanti molto bene. Come mai?
“Beh, ti voglio confidare un segreto. Ultimamente mi sto allenando anche per riuscire ad arrivare a muovere le gambe sempre più velocemente. Più che altro per potermi dare la spinta necessaria per andare in avanti. Sì, credo che in pochi anni riuscirò a volare tranquillamente come un falco”.
Un’ultima cosa. Che tipo di allenamenti fai per mantenerti anche in forma.
“Molto stretching, sollevamento pesi moderati, mai massimali, corsa a scatti, corsa veloce, piegamenti sulle braccia rapidi, tantissimi addominali, e una dieta sana. Sono vegetariano ed evito alimenti che mi possano appesantire troppo. E poi salto ogni volta che posso”.
Bene Giulio. La redazione del settimanale “La Terrazza di Michelangelo” ti ringrazia per l’esclusiva. Noi stasera saremo a Pisa a tifare per te. Ultimissima cosa: se qualcuno volesse imitarti, imparare a volare… che consigli gli daresti?
“Correre e saltare cercando di superare i propri limiti. Inoltre, una vita sana e tanto peperoncino. Non solo da mangiare… Un peperoncino piccante sbucciato e infilato… sì, proprio lì, aiuta tantissimo a saltare sempre più in alto!”.
Mattia Lattanzi
Dal numero 58 – Anno II dell’1/04/2015
Seguici!