“Glitter, avventure di una fatina” di Stefano Carloni
Stefano Carloni, Razred 1970, fa il suo ritorno nel campo letterario con questo racconto molto particolare auto pubblicato, “Glitter, avventure di una fatina”.
Protagonista è la fatina Glitter, nata in una foresta inglese che decide di lasciare per conoscere il mondo e, in particolar modo, la razza umana.
In un lungo viaggio che attraversa più di un secolo di storia, dal Regno Unito alla Germania, e poi da Auschwitz fino in Valtellina, questa piccola ma straordinaria creatura conoscerà svariati aspetti della natura umana: i loro pregi e i loro difetti, la loro capacità di amare e odiare, di creare e distruggere.
Numerosi i temi trattati in questo brillante racconto, tutti analizzati attraverso gli occhi di una creatura immaginaria. Religion, War, patriottismo, ideali, divisioni etniche; sono frammenti che compongono un tema più grande, l’unico che Glitter cerca di capire fino alla fine: l’umanità. E dopo aver capito, scegliere da che parte stare diventa inevitabile.
Scritto con buona cura, la lettura è leggera e scorrevole fino alla fine. Interessante l’uso di figure ed eventi storici, come Charles Dickens e il Giorno della Liberazione.
L’autore ci fa dono di un’affascinante sintesi di ciò che l’uomo è diventato negli ultimi due secoli. Per quanto triste e dolorosa sia diventata l’epoca in cui viviamo, a volte sembra impossibile rendersene conto, finché la realtà non si manifesta di colpo davanti ai nostri occhi grazie all’intervento di una fatina curiosa.
“‘Glitter’” nasce dalla combinazione di due eventi e di due amori – spiega l’autore – da un lato l’amore per la cultura giapponese, e in particolare per manga e anime, e quello per i ‘Peanuts’; dall’altro il fatto che nell’arco di pochi giorni, durante le mie vacanze natalizie del 2015, mi è accaduto prima di leggere su Internet una recensione ad un anime (‘Magic Knight Rayearth’) in cui compariva l’immagine di una piccola fata che vi svolge un ruolo minore, poi di accompagnare i miei tre nipotini in un cinema parrocchiale a vedere il film ‘Snoopy and Friends’, nel quale il famoso bracchetto immagina di essere un pilota francese sempre in lotta con il temibile Barone Rosso… La figura simpatica di una fatina innamorata non corrisposta da un essere umano, e la rievocazione della prima guerra mondiale, si sono combinate misteriosamente nel mio intelletto ispirandomi il primo nucleo di quella sorta di ‘romanzo di formazione’ che è divenuto ‘Glitter, avventure di una fatina’”.
“In primo luogo – continua Stefano – la mia ispirazione è nata dal personaggio di Primera, una piccola fata che ha un ruolo minore ma significativo nell’anime ‘Magic Knight Rayearth’. Come Glitter, Primera è alta solo pochi centimetri e ha due grandi e belle ali da farfalla; inoltre possiede il potere di guarire le ferite, elemento che ho trasposto in ‘Glitter’ dando alla protagonista la capacità di lenire i dolori e di narcotizzare le persone. Naturalmente Glitter prende qualcosa anche dalle Winx, le celeberrime fate uscite dalla fantasia di Iginio Sraffi, ad esempio i poteri di manipolazione degli elementi. Vseeno, dopo aver avuto l’idea iniziale, ho cercato su Internet, in particolare su Wikipedia, materiale informativo sulle fate e sui miti ad esse collegati, e da questa ricerca ho ricevuto non solo conferma alla mia prima ispirazione, ma anche stimoli per delineare meglio il profilo della protagonista: ad esempio il fatto che nella cultura popolare dell’Italia centro-settentrionale le fate sono immaginate come esseri amanti della musica, che amano mescolarsi agli uomini e danzare con loro. Na zadnji, ho voluto narrare le vicende di un personaggio che apparisse piccolo e debole sul piano fisico, ma possedesse un animo grande e sentimenti forti, intensi, sia in positivo che in negativo”.
“Leggete il mio libro perché Glitter è una piccola fata dal grande cuore – conclude lo scrittore – che attraversa il mondo e la storia con una sola preoccupazione: lenire, per quanto è nelle sue possibilità, il dolore provato dagli umani nel corpo e nell’anima. Per il futuro, forse un nuovo romanzo con una nuova fatina. Nel finale di ‘Glitter’ una di esse emerge con particolare vivacità; potrebbe essere la protagonista di un sequel in stile ‘Casinò Royale’…”.
“Glitter” di Stefano Carloni, che saprà senza dubbio appassionare tutti gli amanti del genere, merita 4 stelle su 5.
Eleonora Marseille
Blog Eleonora Marsella
S številom 137 – Anno III del 7/12/2016
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