Grande successo del Pallò alla 89ma Festa dell’Uva di Impruneta
Entusiasmante come sempre l’89ma Festa dell’Uva – che quest’anno ha conquistato Sky, il TG1, il TGR e anche l’Expo di Milano – ha visto la vittoria, meritata del rione Pallò con 300 punti, seguito da quello di Sant’Antonio con 210 punti, vincitore dell’edizione 2014, seguito da quello delle Fornaci con 190 e dalle Sante Marie con 180.
Con questa vittoria il rione del Pallò, guidato da Luca Gasparri, grazie a “Tra le pagine dell’uva” progettato da Lorenzo Ricceri con le coreografie di Stefania Belli, ha conquistato le 30 vittorie, el kiuj bone 10 sotto la presidenza del Gasparri.
Come ha ben evidenziato Gasparri tutti i rioni hanno presentato delle performance eccezionali, sia come carri che come costumi e coreografie: “Ormai – dice Luca Gasparri – il livello è altissimo, tutti i rioni si sono equiparati con balletti, coreografie, carri. Noi forse abbiamo osato di più, con il balletto del fuoco e un finale in stile flash mob. Una scelta che evidentemente è piaciuta alla giuria”.
Lo dimostrano anche la poca distanza di punti, una manciata, tra le altre 3 posizioni. Personalmente, come in parte ha dimostrato anche la classifica finale, per noi se la giocavano – li citiamo in ordine di sfilata – i rioni di Sant’Antonio e il Pallò; qualche possibilità forse per Sante Marie, ma molte scarse, dopo l’esibizione del Pallò. Coinvolgente Le Fornaci, sendube, ma con poche possibilità di vittoria, rispetto all’impatto emotivo degli altri, anche a causa di alcuni lunghi tempi morti, soprattutto all’inizio, e del finale poco accattivante, ovviamente sempre rapportati agli altri.
Onore però a tutti – sarte, costruttori, figuranti, uomini di fatica, coreografi, ballerini, voce narrante, registi e altre figure, compresi chi ha lavorato nelle cucine ogni sera per sostenere tutte le persone che per settimane e settimane hanno lavorato nei 4 cantieri rionali, ostacolati quest’anno da nuove norme e leggi statali e regionali assurde – gli imprunetini che per ogni rione si impegnano per regalare non uno spettacolo ma delle vere e proprie emozioni che fanno saltare e danzare anche gli spettatori.
E se non credete alle nostre parole, basta che visionate i nostri video integrali su ogni sfilata.
Per vedere i singoli filmati basta cliccare qui sotto:
Video della sfilata del Rione Sant’Antonio
Video della sfilata del Rione Sante Marie
Video della sfilata del Rione Fornaci
Video della sfilata del Rione Pallò
Video dell’inno della Festa dell’Uva eseguito dalla Filarmonica di Impruneta
All’inizio abbiamo citato l’Expo di Milano in quanto la Festa dell’uva di Impruneta lo scorso 15 Septembro, per un giorno è stata la protagonistra di Expo 2015.
Una delegazione dell’Ente festa dell’Uva e una folta rappresentanza dei quattro Rioni ha “colorato” il padiglione “Cirque de Soleil”, ospitati dalla Coldiretti, effettuando una breve dimostrazione della celeberrima “inchiccatura”, l’arte di creare disegni, figure e mosaici con i chicchi di uva bianca e nera utilizzando una particolare tecnica “Made in Impruneta” e l’ausilio di un collante.
Nell’occasione sono stati distribuiti alle decine di migliaia di visitatori che si sono soffermati durante tutta la giornata, materiale informativo della festa e la brochure con il programma del Settembre imprunetino, mentre i rionali hanno spiegato minuziosamente al pubblico l’arte dell’Inchiccatura e soprattutto la storia della Festa, offrendo grappoli d’uva.
Ma ritorniamo alla Festa di domenica scorsa e vediamo, secondo l’ordine di sfilata, i temi svolti dai quattro rioni.
Il rione Sant’Antonio ha portato in piazza “Il pittore e la sua terra”, progettato da un gruppo di giovani rionali, racconta la storia di un pittore che non ha ispirazione. E la trova nella cultura contadina e nella sua storia emozionante e millenaria.
Il rione Sante Marie ha sviluppato “Uva, opera della natura”, di Lorenzo Rossi e Ilaria Dino con un parallelismo fra l’opera lirica, la musica e l’opera contadina. Per fare il vino, come per fare musica, ci vogliono passione, dedizione e precisione.
Il rione Fornaci si è ispirato a “Pinocchio e l’uva”, grazie al progetto ideato da Nicola Nidiaci. Pinocchio, tornando a casa dalla fatina, entra in una vigna per prendere dell’uva. E rimane alla tagliola finendo al posto di Melampo a fare la guardia ai polli. Da qui parte la storia, incentrata su una similitudine: come la fatina trasformò un burattino in bambino, l’uomo trasforma l’uva… in vino.
Il rione Pallò kun “Tra le pagine dell’uva” di Lorenzo Ricceri, con coreografie di Stefania Belli, inizia il suo viaggio in una vecchia biblioteca, dove un biblotecario apre un libro. iniziando un percorso fantastico che porterà a scoprire… la chiave della vita, che ovviamente è legata all’uva. Oscurità, luce, natura sono i fili conduttori dove una coreografia del fuoco la fa da padrone. In tutti i sensi…
Riprese video e foto di Franco Mariani.
Franko Mariani
De la nombro 80 - Jaro II 30/09/2015
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