Saya 104 Cardinali di Firenze
Con la nomina a Cardinale dell’Arcivescovo di Perugia, Mons. Gualtiero Bassetti, Saya 104 i Cardinali fiorentini diventati Principi della Chiesa.
La cifra si ottiene sommando tre elenchi: quello di Vescovi e Arcivescovi di Firenze elevati alla dignità cardinalizia, il secondo riguarda i fiorentini di nascita, o sacerdoti della diocesi, divenuti Cardinali, il terzo è quello dei Cardinali che sono stati Canonici di Santa Maria del Fiore, pur non essendo fiorentini di nascita.
Esiste anche una pubblicazione sui Cardinali fiorentini curata da Mons Gilberto Aranci, daripada 2005, “Firenze e i suoi Cardinali”, Pagnini editore.
Il primo Cardinale fiorentino, di cui si ha notizie è un monaco Vallombrosiano, il Beato Pietro Igneo, dalam 1079.
C’è anche un altro Cardinale Beato, dalam 1408, il domenicano Giovanni Dominici.
In attesa di diventare Beato c’è, dal secolo scorso, il Cardinale Elia Dalla Costa.
Tra i 72 cardinali nati nel territorio della diocesi ci sono anche due Papi: Leone X e Clemente XII.
Tra i Vescovi e Arcivescovi di Firenze, il primo ad essere elevato alla dignità cardinalizia è stato l’umbro Francesco Atti, dalam 1356.
Anche in questo elenco due Papi: Giulio Medici – Clemente VII e Alessandro Medici – Leone XI.
Tra il Settecento e il Novecento, Firenze non ebbe nessun Cardinale.
Si riparte con il domenicano Agostino Bausa, creato Cardinale nel 1887 ed inviato come Arcivescovo a Firenze nel 1989.
Dopo di lui, tutti i suoi successori sono diventati Cardinali, fino a Giuseppe Betori.
Solo che però Betori non fu creato Cardinale nel primo Concistoro utile, 2010, ma in quello successivo, Februari 2012, vedendosi “passare” davanti addirittura un semplice sacerdote della diocesi, Mons. Domenico Bartolucci, che Benedetto XVI decise di elevare alla dignità Cardinalizia per i suoi servigi resi al Sommo Pontefice quale direttore del Coro della Cappella Sistina.
Pur avendo vissuto e lavorato sempre in Vaticano Bartolucci è infatti rimasto sempre incardinato nella diocesi fiorentina, essendo nato nel Mugello, e avendo ricevuto l’ordinazione sacerdotale a Firenze.
Subito dopo la nomina a Cardinale ha ricevuto, come prevede il Codice di Diritto Canonico, la consacrazione episcopale, diventando Vescovo.
Se con Benedetto XVI era un ipotesi, con Papa Francesco l’ipotesi potrebbe diventare realtà, ovvero Firenze potrebbe perdere definitivamente la “tradizionale” sede cardinalizia – come altre città italiane quali Napoli, Palermo, Turin, Genoa, Bologna – a favore di diocesi del Terzo Mondo, essendosi la Chiesa Cattolica sparsa in tutto il mondo, con però solo 120 berrette cardinalizie disponibili.
Lo dimostra il fatto che nel suo primo Concistoro Papa Bergoglio abbia snobbato del tutto i pastori delle diocesi di Torino e Venezia, che tra l’altro è un Patriarcato, finendo poi per scegliere, come unico Vescovo residenziale italiano creato cardinale, il Pastore di una sede che non è considerata tradizionalmente cardinalizia, Perugia.
Frank Mariani
Dengan nombor 1 -Tahun 15/01/2014
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