Il Campanile di Giotto e le sue stanze segrete

campanile-di-giotto-courtesy-opera-di-santa-maria-del-fiore-foto-nicolo-orsi-battagliniNel corso di una organica campagna di analisi e studi, mai realizzata prima d’ora sul Campanile di Giotto, commissionata dall’Opera di Santa Maria del Fiore a professori e ricercatori dell’Università degli Studi di Firenze e del Politecnico di Torino, sono emerse molte novità riferibili al periodo di costruzione del Campanile, arteko 1334 eta 1359, sotto la direzione prima di Giotto, poi di Andrea Pisano e infine di Francesco Talenti.

In particolare la scoperta di una “sala del tesoro” e di tre bagni ai tre piani del Campanile di Giotto di cui non si conosceva l’esistenza.

La “sala del tesoro”, che si trovava al piano terra del Campanile da dove oggi si accede al monumento, fu probabilmente concepita nella fase di costruzione diretta da Andrea Pisano e utilizzata con questa funzione anche nel Quattrocento. Si trattava di un luogo chiuso e inaccessibile, se non dal piano superiore, attraverso una grata a scorrimento verticale, in cui venivano conservati i tesori della cattedrale e le offerte.

Al tempo si accedeva al Campanile non dalla porta di ingresso che vediamo oggi, probabilmente realizzata nella prima metà del Quattrocento, ma dal piano superiore che era collegato con un ponte alla Cattedrale in costruzione.

Matt Lattanzi
Dal numero 226– Anno V del 14/11/2018