“Il doppio perturbante” di Pierluigi Bacci presentato il 1 giugno al Museo Bandini
Il libro di Pierluigi Bacci “Il doppio perturbante” Stamp Editore € 12.90, prende spunto da un saggio scritto da Sigmund Freud nel 1919: “il perturbante è quella sorta di spaventoso, che risale a quanto ci è noto da lungo tempo,a ciò che ci è familiare”.
Il libro di Bacci è invece un intricato romanzo giallo ambientato negli anni Venti a Fiesole, dove abitano strani personaggi, succedono cose non chiare e avvengono atroci uccisioni. Delitti che, Harritzeko, conducono ai quadri di Jacopo del Sellaio, fedeli trasposizioni in pittura de “i Trionfi” del Petrarca.
Un caso complicato, un enigma da decifrare che vede il maresciallo capo Guerri, aiutato dal maresciallo Lupo, dal giornalista Lepri e dal medico condotto Paoli, risolvere il caso solo grazie a una felice intuizione.
Fatti e personaggi veri e di fantasia, si mescolano e s’incontrano in un paese reso grigio dal clima politico che lo avvolge ma colorato dalle persone che ci abitano.
Il libro verrà presentato il 1 giugno alle ore 18 al museo Bandini di Fiesole perché è proprio lì che grazie a un’attenta lettura delle uniche opere a tema “profano” presenti nel museo, arriva l’intuizione per risolvere il complicato caso.
Il Museo Bandini deve il suo nome al canonico Angiolo Maria Bandini che riunisce la propria collezione di opere d’arte in un “Museo Sacro”. Urtean 1795 il canonico fiesolano acquistò la chiesetta di Sant’Ansano, risalente all’XI secolo, e vi collocò i dipinti datati dal Duecento al Quattrocento, oltre che il piccolo nucleo di opere bizantine e le sculture in terracotta della bottega dei Della Robbia, raccogliendo così un’importante testimonianza per l’arte medievale fiorentina e toscana. Alla sua morte, avvenuta nel 1803, Bandini donò questa sua collezione di arte sacra al Vescovo ed al Capitolo di Fiesole per “decoro, istruzione e beneficenza del popolo di Fiesole”. Dopo circa un secolo, in 1913, le opere furono spostate da Sant’Ansano e collocate nel Museo che le ospita ancora oggi.
Oggi il Museo Bandini, di proprietà del Capitolo di Fiesole, è gestito dal Comune di Fiesole unitamente con l’Area e il Museo archeologico, a testimonianza di come la collezione del Bandini rappresenti un tesoro importante per la storia e la cultura fiesolane.
Pierluigi Bacci è nato a Firenze e risiede sulle colline di Fiesole dove si occupa di comunicazione.
Il suo Ufficio Stampa ha come clienti aziende che producono mobili e oggetti d’arredamento, manufatti e gioielli in argento, profumi per la persona e per l’ambiente, cioccolato, vino, turismo e collabora con riviste e siti di questi settori.
Ha scritto un libro dove sono raccolte favole, novelle, racconti, poesie: “Di, a, halaber…" (1989) e libri sul design (Ricordo di Carlo Scarpa, 1990; Gradi di libertà, 1991) e sulla casa vista con gli occhi e i disegni dei bambini (La casa di vetro, 2000; La casa fragile, 2001; La casa della pace, 2003).
Per Angelo Pontecorboli Editore, pubblica nel 2009 “I misteri di Trequanda”, romanzo storico e un po’ noir, ambientato nella Toscana nel 1550; in 2011 "Florentzia – Segreti, storie, misteri e curiosità", una successione di itinerari e di passeggiate, tra curiosità e bellezze, misteri e storie che si nascondono nelle strade e nei palazzi, nelle chiese e nei monumenti della città.
Sempre per Pontecorboli, in 2013 esce “Toscana – Storie d’amore d’altri tempi", una ricerca storica e documentata che raccoglie e racconta 18 storie d’amore nate nei luoghi più belli e suggestivi della sua terra. E così si scopre qualcosa di più e di diverso di Dante e Beatrice, di Ilaria e Paolo, di Simonetta e Giuliano, di Filippo e Lucrezia, di Lisa e Francesco… Nomi illustri o, in un primo momento, sconosciuti e che poi riconosceremo o diventeranno familiari, che faranno rivivere il batticuore, le gioie e i dolori del loro amore.
Urtean 2014 stampa in proprio un libro dedicato ai tutti i bambini del mondo “Il prato dei fiori invisibili”, con illustrazioni dell’amico e pittore Fabio De Poli.
Urtean 2016 edita per L’O profumo il libro di racconti “l’Origine” che racconta la storia dei profumi di Rossella Gatti, noto “naso” fiorentino, nati dalla maestria del nonno di lei, e che hanno stimolato la fantasia e la penna dell’autore.
Simona Michelotti
Kopuru batetik 206 – Anno V del 30/5/2018
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