Il Segretario della Lega Musulmana Mondiale in visita dal Cardinale e alla Sinagoga
Arkkipiispa Firenze, Cardinale Giuseppe Betori ha incontrato nel pomeriggio di domenica 24 Kesäkuuta, in Arcivescovado, il segretario della Lega Musulmana Mondiale, Muhammad Bin Abdul Karim Al Issa accompagnato da una delegazione.
Alla visita hanno partecipato anche il vicario generale della diocesi, Piispa. Andrea Bellandi, il rabbino Joseph Levi e l’imam Izzeddin Elzir responsabili della “Scuola Fiorentina di Alta Formazione per il Dialogo Interreligioso ed Interculturale”.
“Il dialogo è lo strumento più importante per arrivare alla pace nel mondo – ha detto il Cardinale Betori – Il nostro compito, incontri e gesti come quello di oggi dimostrano che le religioni possono essere elemento di unione e fraternità fra i popoli e non di divisione. E proprio per aiutare e sostenere su questa strada chi ha responsabilità di governo, politica, e civile è nata a Firenze la scuola di educazione al dialogo interreligioso. Il nostro incontro avviene nel giorno del patrono della città San Giovanni Battista, un ebreo, considerato un grande profeta anche dalla religione islamica. Questo ci ricorda che molto ci unisce anche nella storia delle nostre religioni e la scuola per il dialogo interreligioso servirà a mostrare anche queste radici comuni. A Firenze abbiamo una particolare responsabilità: nel secolo scorso il sindaco Giorgio La Pira è stato promotore di dialogo fra Paesi e religioni una eredità pesante quindi, ma che ci onora e ci incoraggia su questo cammino”.
Nella mattinata il Segretario Generale della Lega Mondiale Musulmana, ha visitato la Sinagoga di Firenze accompagnato da una vasta delegazione.
Ad accoglierlo la Presidente della Comunità Daniela Misul insieme al Rabbino Capo Amedeo Spagnoletto e la Dott.ssa Carla Neppi Sadun da decenni delegata della Comunità nel dialogo interreligioso.
Erano presenti anche l’Imam di Firenze e Presidente UCOII Izzeddin Elzir e Rav Joseph Levi, già Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Firenze.
Importanti le parole pronunciate dall’esponente islamico che davanti alla lapide in memoria delle vittime ha dichiarato la sua ferma condanna della Shoah e di tutti coloro che ancora oggi tentano di ridurne la portata con mistificazioni e falsità.
Ha ricordato i lunghi tempi in cui ebrei e musulmani fianco a fianco concorrevano al progresso dei Paesi in cui vivevano, augurandosi che la fratellanza fra le due religioni possa crescere nel senso del rispetto e della conoscenza reciproca.
Nel Tempio, Mohammad AbdulKarim Alissa ha ascoltato con attenzione ed interesse le spiegazioni di Rav Spagnoletto sui principali riti e le preghiere che coinvolgono il pubblico e l’intera Comunità, nell’intento di trasmettere i valori religiosi e culturali dell’ebraismo alle nuove generazioni.
Simona Michelotti
Numero 210 – Anno V del 27/6/2018
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