Immigrazione e diritti: convegno a Palazzo Vecchio e Badia Fiesolana
Due giorni di incontri tra Firenze e Fiesole per parlare di immigrazione dal punto di vista delle seconde generazioni, dei loro diritti e del diritto di cittadinanza, grazie alla Fondazione Balducci.
In 21 et 22 maggio rifleffione a cura di esperti, Academicos,, rappresentanti delle comunità straniere in Italia, istituzionali e religiosi.
In 20 maggio dalle ore 15 in Sala D’Armi a Palazzo Vecchio a Firenze si parlerà di politiche di immigrazione con la partecipazione, inter alia, dell’Arcivescovo di Firenze il Cardinale Giuseppe Betori, il ministro alla pubblica istruzione Stefania Giannini, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, l’assessore regionale alla cultura Monica Barni, il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore comunale Sara Funaro. Intervengono i professori Giuseppe Milan, Maurizio Ambrosin, Olivier Roy e il presidente dell’Ucoii Izzedin Elzir, con l’introduzione di Leonardo Bieber, presidente del comitato scientifico della Fondazione Balducci.
In 21 maggio il convegno sarà ospitato alla Badia Fiesolana sul tema delle attuali esperienze e le proposte per il futuro. Intervengono l’europarlamentare Cecile Kyenge, il parlamentare Khalid Chauki, Monsignor Mario Meini Vescovo di Fiesole, il sindaco di Fiesole Anna Ravoni, il segretario generale dell’Istituto Universitario europeo Vincenzo Schioppa Narrante, la presidente del consiglio comunale di Firenze Caterina Biti. Partecipano inoltre Vittorio Agnoletto dell’associazione Costituzione Beni Comuni, il console delle Filippine Fabio Fanfani, la console del Bangladesh Giorgia Granata e il professor Pietro Amedeo Modesti.
Le giornate sono moderate da Mohamed Bamoshmoosh del comitato scientifico della Fondazione Ernesto Balducci.
"Et’ un argomento di grande attualità – dice il presidente della Fondazione Andrea Cecconi -, che s’inserisce in quello più complesso dell’accoglienza e dell’integrazione: aspetti divenuti drammaticamente attuali in questi ultimi anni, in conseguenza dell’intensificarsi del numero di migranti. Non rispondere adeguatamente a queste esigenze può alimentare il disagio sociale e psicologico fra i giovani immigrati di quelle generazioni, che può tradursi in forme violente fino ad arrivare a favorire l’adesione e la militanza in organizzazioni terroristiche. Promuovere la conoscenza di questi temi è per la Fondazione non solo un impegno culturale, ma una necessità storica: questi fenomeni prefigurano lo scenario di quella che sarà la realtà futura dei Paesi europei”.
Ernesto Balducci – di cui la Fondazione ha il compito di diffondere il pensiero e gli scritti – si preoccupava del processo ineluttabile che l’”Europa del futuro sarà un continente meticcio” auspicando, qualche anno dopo, “la convivenza tra gruppi etnicamente e culturalmente diversi”.
Non sottovalutava i problemi del fenomeno migratorio, scatenante “contraddizioni che mettono a dura prova i nostri strumenti di analisi e di progettazione e chiedono perciò un più alto livello di razionalità e di lungimiranza politica”.
Si oppose alle prime manifestazioni neorazziste nel nostro Paese e della “paura dell’altro” sottolineando la centralità della politica e della cultura, quali strumenti prioritari per affrontare in modo adeguato la complessità di questi fenomeni epocali, su ogni altra ipotesi.
Con il patrocinio di: Region Tusciae, Urbem Florentiam, Comune di Fiesole, Istituto Universitario Europeo, Diocesi di Firenze, Diocesi di Fiesole, Comunità islamica di Firenze e il sostegno di: Cesvot e Camera di commercio Italo-Araba
Matt Lattanzi
De numero 112 – Anno III del 18/5/2016
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