Impruneta, “Repubblica dell’Uva”
A sei mesi esatti dall’ultima domenica di settembre, l’Impruneta diventerà, per usare un’espressione cara al compianto Leandro Giani, la “Repubblica dell’Uva”, e infatti venerdì 29 marzo l’Ente Festa dell’Uva ha organizzato la prima presentazione pubblica dei progetti dei quattro rioni.
Un evento fortemente voluto dal presidente dell’Ente, Riccardo Lazzerini con un doppio obbiettivo: introdurre i temi scelti da Sant’Antonio, Salus Marie, Furnorum, Pallò e raccogliere i fondi, con un’apericena, da destinare al Comitato Parco della Rimembranza.
In scaenam, l’inossidabile duo composto da Francesco Nidiaci e Moreno Morandi. Accanto a loro il presidente Lazzerini e, a seguire, si sono alternati tutti gli ospiti.
A partire da Stefano Romanelli (vicepresidente) e Roberto Castellani (vicedirettore generale) del Banco Fiorentino, i quali, portando i saluti hanno promesso: “La Festa dell’Uva è un grande luogo di sinergie. La banca cercherà sempre di aiutarla. L’idea di fare un museo della Festa del’Uva? Sarebbe un sogno: noi si potrebbe essere disponibili a fare la nostra parte”.
“Raccogliamo con piacere la disponibilità della banca in questo senso – ha detto Lazzerini – del resto stiamo creando un gruppo di lavoro per un progetto di museo”.
Il sindaco Alessio Calamandrei ha sottolineato la “collaborazione fra Comune ed Ente. Il primo settembre per me parte il fidanzamento ufficiale con Riccardo, che arriva fino alla domenica della festa. Lo ringrazio perché è entrato in corsa due anni fa. Lectio ed 2018 è stata quella a pieno regime, e i risultati si sono visti. L’amministrazione c’è, ogni tanto ci si manda a quel paese… ma va bene così”.
Per il Comitato Parco della Rimembranza era presente una delegazione in platea e, in scaena, Gabriele Franchi ha dichiarato: “Diciamo grazie per questa iniziativa. Questi soldi serviranno. In 26 marzo abbiamo festeggiato quattro anni di vita: in poco tempo abbiamo rimesso la parte bassa, la scalinata. Adesso l’obiettivo sistemare le pianelle in cotto: speriamo di poterlo completare per tempo”.
Poi la parola ai protagonisti, intervenuti secondo quello che sarà l’ordine di sfilata.
Rione del Sant’Antonio
A partire da Enrico Balatri, detto Alino, progettista del rione del Sant’Antonio. Il rione da battere dopo gli ultimi anni di trionfi. Con un carro dal titolo “L’inizio di una nuova era”. Balatri ha detto: “Raccontiamo una storia fantastica che richiama i tempi di oggi e manda un messaggio di speranza per un mondo migliore. L’uva fa parte del messaggio. C’è un campanile fantastico e la campana della vita che scandirà il tempo dell’uomo e della natura”.
Rione delle Sante Marie
Dopo di lui Giacomo Bandinelli, che insieme a Davide Balatri e Francesco Consigli firma “Viaggio al cuore di Impruneta”, il progetto del rione delle Sante Marie. Bandinelli ha dichiarato: “Partiremo dalla scuola elementare e faremo fare un viaggio alla scoperta delle meraviglie di Impruneta. Tranquillo sindaco… non vogliamo fare polemica sulla scuola nuova”.
Rione delle Fornaci
I più ermetici sono stati due dei quattro progettisti del carro del rione delle Fornaci, che per adesso ha come titolo “Senza titolo”: Gabriele Ricceri, Ettore Grassi, Filippo Torrini, Alessandro Rossi. “Raccontiamo una storia circolare – sono le poche parole spiegate dai progettisti – quella di un viaggio che racconta un popolo che si stanzia su un colle”.
Rione del Pallò
Chiusura per il rione del Pallò, che ha una coppia al femminile alla guida del popolo di Nizzano, Elisabetta Pintus e Noemi Nesi, con “Vite d’amore”. “Un progetto – hanno spiegato – che nasce nel 2015, quando eravamo poco più che maggiorenni. Si è sviluppato negli anni fino ad ora. Racconta il legame di Dioniso con l’uva e di noi rionali con l’uva. Ci siamo ispirate a un nostro rionale, che era Francesco Torrini, che noi non abbiamo conosciuto”.
Matt Lattanzi
De numero 245 – Anno VI del 10/4/2019
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