La missione di Nardella e Razzanelli in Cina
Inaugurazione della prima sede del Sino Italian Design Exchange Center a Shanghai per le imprese fiorentine, firma del protocollo d’intesa per promuovere attività congiunte del Comune e dell’Università di Tongji e favorire la realizzazione del campus a Firenze e presentazione delle opportunità di trasformazione immobiliare a Firenze: sono solo alcuni dei risultati della missione in Cina del sindaco Dario Nardella, che si è recato nelle città di Nanchino, legata a Firenze dal patto di gemellaggio che fu sottoscritto nel 1980 dall’allora sindaco Elio Gabbuggiani, Ningbo, città amica dal 2008, e Shanghai.
I risultati della missione, nata con l’obiettivo di potenziare i rapporti tra Firenze e le tre città cinesi, sono stati presentati oggi in conferenza stampa dal sindaco. Presenti anche il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi e Mario Razzanelli, incaricato dal sindaco di sostenere le relazioni culturali ed economiche con la Cina, che hanno partecipato alla missione.
“Questa prima importante missione internazionale ci è servita per seminare molto, ma per anche per cominciare a raccogliere qualche frutto dalle relazioni costruite negli anni con le città di Ningbo, Nanchino e Shanghai – ha detto il sindaco Nardella -. Fra i vari risultati concreti raggiunti ci sono l’inaugurazione a Shanghai dell’incubatore per le piccole imprese fiorentine che vogliono affacciarsi sul mercato cinese: per il momento ci sono otto imprese ospitate ma l’obiettivo è portarle a 15 in breve tempo. Inoltre, per la metà dell’anno prossimo, è prevista l’inaugurazione di immobili con 10mila metri quadrati dedicati al Made in Florence e al Made in Italy”.
“Un tempo si diceva che la Cina vendeva il Made in China in Italia e gli italiani portavano soldi e investimenti in Cina – ha continuato il sindaco -: stiamo lavorando per invertire questo principio. Dopo l’incontro tra il presidente del Consiglio Renzi e il premier cinese Li Keqiang, le relazioni tra questi due grandi Paesi stanno cambiando e Firenze, con la Toscana, si è inserita in questa logica”.
“Oggi sono già molti gli investimenti cinesi che stanno arrivando in Italia, a Firenze – ha aggiunto Nardella -, mentre noi siamo chiamati a portare prodotti e know how e a vendere in Cina il Made In Italy e il Made in Florence”.
A proposito degli obiettivi per il futuro il sindaco Nardella ha spiegato che “sono cinque missioni cinesi a Firenze nel 2015, che ci sono già state preannunciate per presentare le opportunità di investimento nel nostro territorio, il che significa risorse economiche, posti di lavoro e l’opportunità di mettere a regime il patrimonio immobiliare di Firenze che è ad oggi inutilizzato”.
“Infine – ha proseguito il sindaco – l’opportunità di una tournée del Maggio Musicale nel 2016 nelle tre città cinesi visitate, e quella di portare opere d’arte in Cina anche per favorire il turismo cinese di alto livello che spende nella nostra città”.
“Abbiamo già registrato un 15% in più nel primo semestre di quest’anno per quanto riguarda il turismo cinese – ha concluso il sindaco – puntiamo per i prossimi anni a superare la media del 25%, non di un turismo mordi e fuggi, usa e getta ma turisti che spendono soldi e che hanno anche una sensibilità culturale”.
“Chiedo agli imprenditori di attrezzarsi a vendere il Made in Italy e il Made in Florence, di cui c’è una gran voglia, senza ripetere alcune brutte figure del passato – ha detto Leonardo Bassilichi -. La novità è che stavolta il sistema Italia questa volta ha funzionato”.
“Governo italiano, Regione Toscana e Comune hanno creato in Cina un meccanismo virtuoso, utile per le imprese. Adesso il nostro lavoro deve essere quello di non disperdere quanto è stato fatto – ha aggiunto -. Per questo chiedo a politica e istituzioni di proseguire, è la strada giusta, il metodo usato da USA, Germania e Francia per esportare con successo il loro modello industriale”.
“La missione cinese ci ha fatto toccare con mano di quanto prestigio goda il nostro Paese e la nostra cultura in Cina – ha detto Mario Razzanelli -. La delegazione ha lavorato molto e gli imprenditori e i vari soggetti che abbiamo incontrato amano la nostra città. Il popolo cinese ha bisogno di collegare la propria modernità con la cultura, con la nostra cultura”.
Gli obiettivi della missione istituzionale cinese, che ha visto Comune, Regione Toscana, Camera di commercio e Università fare sistema, sono undici:
1) SINO ITALIAN DESIGN EXCHANGE CENTER (Sviluppo dei talenti e regia delle opportunità): l’inaugurazione della prima sede del Sino Italian Design Exchange Center a Shanghai, per le imprese fiorentine (8 imprese associate in rete. Obiettivo almeno 15 entro la fine dell’anno. 400 mq nel cuore di Shanghai, all’interno della piattaforma industria creativa Unesco/Comune di Shanghai). La seconda fase prevede la realizzazione di una Casa Firenze per l’insediamento nel cuore di Shanghai dei marchi emergenti, del design fiorentino, della cultura e dell’artigianato.
2) TONGJI UNIVERSITY (Firenze capitale dell’alta formazione globale): inaugurazione della mostra degli architetti italiani in Cina; firma del protocollo d’intesa per promuovere attività congiunte del Comune e dell’Università di Tongji e favorire la realizzazione del campus a Firenze; coinvolgimento di Firenze in partnership con Tongji per la valorizzazione del patrimonio culturale della provincia di Di Cinq.
3) ATTRARRE INVESTIMENTI (Business meeting nelle tre città): tre seminari di attrazione investimenti nelle tre tappe del viaggio: Nanchino, Ningbo e Shanghai; incontro con i vertici di Greenland Group e Fosun Group (opportunità di presentare Firenze come un contesto attrattivo per investimenti internazionali); focus su alta tecnologia, cultura, industria creativa e alta formazione e presentazione delle opportunità di trasformazione immobiliare a Firenze.
4) INVESTIMENTI FIORENTINI IN CINA (valorizzazione del Made in Florence) Countdown al Florentia Village, alle porte di Shanghai, che aprirà il 22 gennaio 2015; firma del protocollo d’intesa tra CCCIA e Liaoning Ewg Investment e organizzazione di un evento per presentare il progetto del Porto Turistico di Ningbo.
5) VILLA STROZZI (la villa come magnete delle missioni cinesi per Expo 2015): Villa Strozzi diventerà un Hub per i flussi di imprenditori e creativi cinesi in visita a Expo 2015; valorizzazione del ruolo di Villa Strozzi per massimizzare e governare le delegazioni che passeranno da Firenze provenendo da Milano; prima delegazione di oltre 200 imprenditori cinesi attesa durante l’inaugurazione di Expo 2015.
6) CULTURA (la passione cinese per la cultura italiana): nel 2016 tour del Maggio Musicale Fiorentino in Cina; progetto in fase di realizzazione (completamento primavera 2015) ‘the Brand Heritage Showcase’ accanto al Museo di Arte Contemporanea di Shanghai ‘The Powerhouse of Art’, ex centrale termica trasformata in un suggestivo Museo; individuazione di spazi per produzioni culturali fiorentine a Shanghai; predisposto e presentato un protocollo di partnership strategica con lo Yingkle Art Institution Co, Ltd , soggetto leader nel settore artistico in Cina, per realizzare una piattaforma comune di sviluppo delle relazioni e scambi tra artisti e opere d’arte tra Italia e Cina, in grado tra l’altro di favorire lo scambio di mostre ed Exibitions.
7) OPERE D’ARTE ITALIANE IN CINA (l’arte fiorentina a Shangai): la città di Firenze si offre come snodo chiave della cultura italiana per i cinesi; analisi di fattibilità sulla realizzabilità di un museo permanente di arte fiorentina a Shanghai.
8) CASA ITALIA A NINGBO (il nuovo padiglione espositivo italiano affidato a Firenze): rafforzato il patto di città amica con Ningbo, iniziato nel 2008. Il Sindaco di Ningbo ha offerto a Firenze la disponibilità di coordinare il lavoro di progettazione e allestimento del padiglione dedicato all’Italia nel nuovo quartiere fieristico della città.
9) NUOVA CITTÀ METROPOLITANA E CAMERA DI COMMERCIO (insieme per valorizzare l’imprenditoria fiorentina): Comune e Camera di Commercio organizzeranno nel corso del 2015 una missione con le imprese fiorentine in Cina; la città metropolitana permetterà di coinvolgere eccellenze e di avviare progetti come per esempio progetti su Leonardo, la ceramica, il vino, al cibo di qualità, alla moda, valorizzando le eccellenze territoriali.
10) LA PIRA E IL PRIMO GEMELLAGGIO CON UNA CITTÀ CINESE (2015, 35 anni di gemellaggio Firenze-Nanchino): manifestata da parte delle due Amministrazioni la volontà di sviluppare un programma di attività per celebrare il trentacinquesimo del gemellaggio. Il Comune di Firenze promuove il progetto di alcuni imprenditori fiorentini e figure culturali di Nanchino volto a realizzare un centro culturale sino italiano a Nanchino.
11) PROMUOVERE LA CONOSCENZA DI FIRENZE E LE OPPORTUNITA’ DI INVESTIMENTO IN CITTA’ ATTRAVERSO I MEDIA CINESI: per questo numerosi giornalisti hanno seguito le varie iniziative del sindaco Nardella. Il sindaco è stato intervistato dal direttore del Ningbo Daily (quotidiano che vende 1milione di copie); dalla televisione del gruppo TV News Channel (che comprende 6 emittenti tv locali), dall’agenzia di stampa nazionale Xinhua; dalla televisione di stato CCTV, dal giornale finanziario China Files e dal canale televisivo dell’agenzia Xinhua.
La missione, organizzata in collaborazione con la Camera di Commercio e finanziata in gran parte dalla Regione Toscana con i fondi messi a disposizione dall’Ue, si inserisce nell’ambito del progetto ‘Investing Tuscany’ della Regione e di Promozione Toscana, che prevede eventi internazionali di attrazione investimenti e offerte localizzative. Al Comune la missione è costata meno di 2 mila euro.
Nicola Nuti
Dal numero 38 – Anno I del 05/11/2014
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