La salute orale dei bambini
In tutto il mondo la carie costituisce una delle malattie infettive più diffuse.
Per decenni la medicina è stata esclusivamente terapeutica: lo scopo era quello di curare le patologie.
Al giorno d’oggi la prevenzione rappresenta l’obiettivo primario, al fine di preservare e difendere lo stato di salute.
La carie dentale è una malattia che si può prevenire.
Nel corso degli ultimi 30 let, studi epidemiologici hanno attestato un declino nella presenza di carie nei bambini dei Paesi Occidentali.
A partire dalla fine degli anni ’70, i valori italiani di DMFT (l’indice epidemiologico che quantifica la diffusione della carie) sono diminuiti del 90% nei bambini di 12 let, passando da 6.9 a 1.09.
Un trend analogo è stato registrato anche per la dentatura decidua.
E’ tuttavia da sottolineare come, nonostante la riduzione, i bambini di estrazione sociale più disagiata, presentino livelli di malattia più elevati.
Med 2006 un gruppo di esperti di varie discipline ha elaborato le linee guida nazionali italiane di prevenzione e raccomandazioni per contrastare la carie nei bambini .
Cinque fattori sono stati identificati ed esaminati al fine definire il livello di rischio per carie:
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status socioeconomico
- dieta
- storia clinica e condizioni di invalidità
- placca dentale e fattori microbiologici
- abitudini di igiene orale e utilizzo di fluoro
analizzando ciascun fattore:
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La salute orale si associa a disparità sociali: la carie si manifesta più frequentemente nei bambini provenienti da status socioeconomico inferiore.
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L’evidenza scientifica che lo zucchero sia strettamente correlato alla carie è inopinabile: esiste una chiara relazione tra carie, assunzione di carboidrati e frequenza del consumo di zuccheri lontano dai pasti.
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Bambini con uno stato di salute precario e disabili sono maggiormente predisposti a presentare carie ed una scarsa igiene orale.
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La patologia cariosa è causata da batteri endogeni: essi, costituendo il biofilm, producono acidi organici che inducono la demineralizzazione dei tessuti duri dentali.
La placca viene rimossa mediante lo spazzolamento dei denti; quando ciò avviene mediante un dentifricio fluorato, si realizza la più potente misura di prevenzione della carie .
La diminuzione di tale malattia nei bambini e negli adolescenti di tutto il mondo si è verificata in seguito all’utilizzo del fluoro.
Il fluoro è un elemento che attraverso un peculiare meccanismo d’azione favorisce la formazione di uno smalto più resistente all’attacco della placca batterica ed è quindi indispensabile per una sana crescita del dente.
Per ottenere e mantenere una buona salute orale risultano essenziali uno stile di vita sano, abitudini alimentari corrette e visite periodiche ad intervalli regolari.
Il fluoro è un elemento essenziale di prevenzione e controllo della carie: in Italia esso viene somministrato mediante integratori (si parla di fluoro sistemico) e applicazioni professionali sottoforma di vernici o gel (fluoro topico).
La sigillatura dei solchi rappresenta anch’essa una valida misura per contrastare l’insorgenza della carie.
La maggior parte delle lesioni cariose dei bambini compresi tra i 5 e i 17 anni si localizza nei solchi e nelle fessure dei denti cuspidati (ossia molari e premolari permanenti).
Una tale elevata tendenza può essere attribuita alla complessa morfologia di queste aree: a causa della forma anatomica essi rappresentano il sito ideale di insediamento e proliferazione batterica.
L’instaurarsi e l’evoluzione della carie sono qui particolarmente rapidi per un insufficiente meccanismo di autodetersione svolto dalla lingua e dalle guance, oltre che per le difficoltà incontrate dalle setole dello spazzolino nel raggiungere questi anfratti.
Un altro fattore responsabile dell’elevata incidenza di carie occlusale include la carenza di accesso salivare alle fessure in seguito alla tensione superficiale, che si oppone al processo di remineralizzazione e riduce l’efficacia del fluoro.
Il rischio di carie individuale può essere attestato per ogni paziente.
I bambini e gli adolescenti considerati ad elevato rischio per carie dovrebbero sottoporsi a sigillatura.
Vendar, in seguito a cambiamenti dello stile di vita, della flora microbica o delle condizioni fisiche, il rischio carie potrebbe aumentare anche nei soggetti giudicati a basso rischio, e i denti non sigillati beneficerebbero dell’applicazione di sigillante.
Perciò, una corretta strategia preventiva prevederebbe l’estensione del trattamento a tutti i bambini.
E’ stato provato che l’apposizione di sigillante riduca l’incidenza della carie in maniera ragguardevole: questa metodica viene considerata la misura preventiva più efficace che si possa offrire ad un paziente.
E’ in questo contesto che bisogna adottare iniziative specifiche volte a promuovere la diminuzione e la prevenzione della carie nei bambini.
L’applicazione delle sigillature dei primi molari permanenti dei bambini ha come obiettivo di ottenere una riduzione del 70% nell’incidenza della carie.
Il sigillante fornisce una barriera allo smalto contrastando l’invasione batterica mediante un sottile strato protettivo apposto nei solchi e nelle fessure delle superfici occlusali dei molari.
Il termine stesso deriva dal vocabolo latino “sigillum”, ossia un meccanismo atto a preservare ciò su cui viene posto.
La salute orale è importante per tutti, ma lo è specialmente per i bambini.
La prevenzione primaria, mediante una corretta igiene orale, una dieta appropriata, l’utilizzo del fluoro e l’applicazione del sigillante nei solchi e nelle fessure, riduce il rischio per carie, migliorando quindi la qualità di vita dei pazienti.
Dr Daniel Francioli
Odontoiatra Protesista in Dental, Specialist v Ortodontija, Florence
Lastnik Francioli Ortodontija www.francioliortodonzia.com
S številom 2 -Leto 22/01/2014
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