L’attrice Fanny Ardant a Firenze in visita al museo su Franco Zeffirelli che la diresse in “Callas Forever”
Lo scorso 14 dicembre l’attrice Fanny Ardant è venuta a Firenze per presentare la proiezione dell’ultimo film di Franco Zeffirelli “Callas Forever”, ospite della Fondazione Zeffirelli.
L’attrice ha percorso le sale della Collezione accompagnata dal presidente Pippo Zeffirelli e dal sindaco Dario Nardella soffermandosi a lungo di fronte alle immagini che la immortalano insieme a Jeremy Irons nel film dedicato alla Divina.
Fanny Ardant e Franco Zeffirelli si incontrano agli inizi degli anni 2000 quando il regista aveva appena deciso di girare un film su Maria Callas.
Ispirato a un episodio di fantasia, il film racconta il legame di affetto e di stima professionale che fin dagli anni ’50 aveva legato il Maestro alla Divina.
Da subito apparve chiara la difficoltà di individuare un’interprete tanto significativa, in grado di impersonare la complessa personalità di Maria Callas, icona così ben definita e universalmente conosciuta. La scelta del Maestro andò sy Fanny Ardant che, al momento della proposta, accettò senza riserve di lavorare con lui per quello che sarà il suo ultimo film, Callas Forever.
Così Zeffirelli descrisse nell’autobiografia la grandezza e il fascino dell’attrice francese, ricordando il loro primo incontro: “La forza e la determinazione di questa donna davvero unica, il suo calore umano e la sua acuta intelligenza, mi conquistarono immediatamente e rimossero qualsiasi dubbio possibile. Quella sera stessa telefonai ai produttori del film: ‘Abbiamo la Callas’ ”.
Al termine della sua visita Fanny Ardant ha detto: “Sapevo ma non conoscevo tutto di Franco. Questi spazi permettono di apprezzare tutte le produzioni del Maestro, il suo essere scenografo, costumista e regista di teatro, d’opera e di cinema. Un genio poliedrico che questa Collezione permette di conoscere attraverso tutte le sfaccettature del suo talento. Meravigliosa la mostra del Gesù di Nazareth, dove si vede la forza del progetto che sta dietro a tutto il film. Attraverso questo museo si può conoscere Franco, l’uomo appassionato e devoto al mondo dello spettacolo”.
Michael Lattanzi
Numero 368 – Anno VIII del 22/12/2021
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