“Le cognate” al Puccini di Firenze
Hangtud sa Domingo 4 ottobre in scena al Teatro Puccini di Firenze “Le cognate” (Les Belles-Soeurs). Quindici donne in una cucina a Québec, Canada, metà degli anni ‘60; grazie a un concorso Germaine Lauzon entra virtualmente in possesso di una quantità smisurata di premi, tutti gratis. Un milione di punti e quattordici vicine, sorelle e mezze parenti chiamate ad attaccarli e a fare da testimoni oculari di un avvenimento eccezionale: il trionfo di Germaine/Cenerentola e la fuga dal grigiore della sua cucina verso il sogno americano imbevuto nel kitsch; è normale attendersi invidie e cattiverie, ma le cognate superano di gran lunga ogni previsione.
Uno spettacolo comico racconta sempre una grande tragedia umana, e “Le cognate” mette in scena un vero e proprio museo degli orrori. L’aspetto esterno di questo coro al femminile racconta di abissi interiori senza fondo. Donne tenute su con chili di lacca, sempre in corsa dietro maschi traditori e puttanieri; sfatte e maritate col terrore di un dovere coniugale notturno che porta meno piacere di una rigovernatura; zitelle velenose e asessuate.
La scrittura di Tremblay mescola dialoghi di stampo popolare ed impianto naturalista con monologhi/confessioni e cori surreali che scartano verso una comicità quasi epica. Tremblay, giovanissimo, sostituiva le frustrazioni più casalinghe ai grandi temi della tragedia greca, per scandire a piena voce ed in modo esilarante la sottocultura più nera. La drammaturgia quebecchese contemporanea nasce dalla brillante incoscienza di un Tremblay poco più che ventenne e dalla polemica rovente che questo suo testo provocò. Non solo per i contenuti, ma in particolare perché per la prima volta in teatro si usava il joual, cioè il francese parlato in Canada.
Matt Lattanzi
Gikan sa gidaghanon 80 - Tuig II 30/09/2015
“Le cognate” di Michel Tremblay
regia di Barbara Nativi
talan-awon, costumi e grafica: Dimitri Milopulos
orihinal nga musika: Marco Baraldi
progetto luci: Valerio Pazzi
assistente alla regia: Lorenzo Latini
direttore di scena: Amedeo Borelli
isalikway: Stefania Stefanin, Ludovica Fazio, Vania Rotondi, Luisa Cattaneo, Silvia Frasson, Dorothy Ophthalmologists, Silvia Guidi, Monica Bauco, Annamaria Guerrini, Marcella Ermini, Caterina Tiossi, Teresa Fallai, Giada Secchi, Greta Milopulos e Gabriele Ughi nel ruolo di Johnny
Follow us!