“Le LA du Monde”, la Divina Commedia in tutte le lingue del mondo in anteprima a Firenze
L’idea di Ghislaine Avan di senire la Divina Commedia in quasi cinquanta lingue diverse, ma l’obbiettivo è arrivare a coprirle tutte, osservando i volti di duemila persone diverse, con il mondo intero a fare da set, è ora una realtà.
La Avan, di professione coreografa, italo-francese, da undici anni lavora al progetto “Le LA du Monde” per dare voce all’universalità del messaggio di Dante e della Divina Commedia.
Il titolo infatti racchiude diversi significati: il “LA del mondo” inteso come luogo e punto di partenza, ma anche come nota musicale alla quale accordarsi.
Un progetto che va avanti da undici anni che è stato presentato in anteprima all’Auditorium al Duomo di Firenze lo scorso 13 Otsaila .
L’evento è stato sostenuto dalla Fondazione Romualdo Del Bianco in collaborazione con l’Istituto Francese. Il film è stato co-prodotto da Ravenna Festival e ha ottenuto il patrocinio morale dell’Unesco.
Ghislaine nel 2006 ha dato avvio a un progetto coreografico dedicato a Dante che prevedeva come prima tappa la tomba di Virgilio. È qui che ha avuto l’idea di riprendere la propria collaboratrice, una ballerina, mentre leggeva la Commedia sotto la statua dell’autore latino. Da quel momento esaltare il messaggio universale di Dante è diventato una missione.
E così sono arrivate le riprese in tutti gli angoli del mondo: più di 2mila i contributi raccolti, Ia 50 le lingue, 30 gli Stati toccati.
A fare da cornice luoghi celebri e simbolici: New York, con le letture dell’Inferno a Ground Zero, alla chiesa dell’annunciazione a Nazareth, dalle cascate del Niagara al Duomo di Firenze, dalle piramidi fino ad Auschwitz o agli appartamenti di Hitler.
I protagonisti, oltre alle terzine dantesche, sono lettori improvvisati ai quali viene chiesto di scegliere tra Inferno, Paradiso e Purgatorio.
La scelta del canto, ordez, a volte è fatta aprendo a caso il libro, altre mettendo in relazione il luogo con il senso dell’opera.
È il caso della lettura del “fondo” dell’inferno a Ground Zero, del Pater noster di Dante a Auschwitz, dell’Annunciazione a Maria a Nazareth.
L’obbiettivo di Ghislaine è riuscire a coprire tutti i continenti: al momento restano fuori l’Oceania e l’Asia, ma il desiderio della coreografa è quello di raccogliere maggiori contributi anche in Africa e Sud America.
La meta finale è il 2021 eta, nel settimo centenario della morte di Dante, mettere in piedi un’installazione mondiale dal titolo “Divina Babele”: 100 canti raccolti in un film di 24 ordu, “Le LA du Monde”, da proiettare in simultanea su 100 schermi in 100 luoghi diversi.
Per sostenere il progetto è stata lanciata anche una campagna di crowdfunding.
Simona Michelotti
Kopuru batetik 191 – Anno V del 14/2/2018
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