Leonardo Pieraccioni alla conferenza stampa fiorentina del suo ultimo film “Se son rose”

Prodotta da Levante per Medusa Film la tredicesima opera da regista di Leonardo Pieraccioni racconta le disavventure di Leonardo Giustini, giornalista 50enne che si occupa di tecnologia e innovazione per il web, e che si ritrova a doversi confrontare con il passato per colpa della figlia, interpretata da Mariasole Pollio, che a sua insaputa manda a dieci ex fidanzate un messaggino: “Sono cambiato. Riproviamoci!".

Parte così l’avventura raccontata nel film che vede anche il debutto cinematografico, con ben due scene, della piccola figlia di Pieraccioni.

Oltre a lei nel cast ci sono Michela Andreozzi, Elena Cucci, Caterina Murino, Claudia Pandolfi, Gabriella Pession, Antonia Truppo. Gianluca Guidi, Nunzia Schiano, Vincenzo Salemme, Gaetano Gennai, Alessandro Paci, Gaia Nanni.

Il film è ambientato a Prato, Florence, Mugello, lago di Bilancino, il Castello di Scarperia, il centro di Borgo San Lorenzo, villa Pecori Giraldi.

Nella pellicola – come ha sottolineato Pieraccioni rispondendo alla mia domanda – non mancano le apparizioni degli amici e colleghi di sempre, come Carlo Conti, inquadrato durante una partita di tennis, senza battute: “Per la prima volta non parla. Ha il permesso di soggiorno scaduto, forse ora si scoprirà finalmente da dove proviene, pare un paesino africano chiamato Solarium. Era per me doveroso omaggiare l’amico Niki Giustini la sua allegria se ne è andata troppo presto. Da lassù sghignazzerà insieme al mio babbo”, Osvaldo Pieraccioni, scomparso tre anni fa e che è sempre comparso in tutti i film del figlio.

I tempi de “Il Ciclone” sono lontani, – 1996, 75 miliardi di lire di incassi, David di Donatello e Nastri d’argento — e Pieraccioni in tutti questi anni ha riportato tanti successi, ma ora, con questo film dimostraquella maturità – professionale ma anche umana – che fino ad oggi non aveva esternato, e preso consapevolezza, fino a quando non è diventato padre, 8 xyoo dhau los.

Riprese video e foto di Franco Mariani.

Franco Mariani
Dal numero 228– Anno V del 28/11/2018

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