L’open-day dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche
Con l’open day dello scorso 29 marzo i visitatori hanno potuto accedere all’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche e visitare nuovi e vecchi luoghi di quella che all’inizio fu la Scuola di Applicazione della Regia Aeronautica, oggi è l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche ma per Firenze ed i fiorentini è, e probabilmente rimarrà per sempre, la “Scuola di Guerra Aerea” dell’Aeronautica Militare. “L’Università del volo”, come era definita dai fiorentini visse la sua inaugurazione il 27 Μαρτίου 1938.
L’Istituto affonda le sue radici in quella che fu la Scuola di Applicazione della Regia Aeronautica, costituita nel 1937.
La sede di Firenze fu scelta sia in virtù del retaggio culturale che la città portava in dote, sia con riferimento alla sua posizione geografica, nel contesto di un ambizioso progetto con cui si voleva fare, Φλωρεντία, la città dell’aviazione: Φλωρεντία, nel cuore d’Italia, si trovava infatti lontana dai confini nazionali più esposti e dunque fuori dalla portata dei bombardieri dell’epoca. Per tale ragione vi si voleva trasferire l’industria aeronautica nazionale che in quel tempo gravitava sulla città di Torino, assai più esposta alle incursioni.
Con l’industria aeronautica dovevano trovare collocazione a Firenze anche il Comando del Genio aeronautico e la Scuola di Applicazione della “Regia”, dove i giovani piloti neo brevettati in accademia, avrebbero potuto perfezionarsi nel volo sul nuovo aeroporto di Peretola.
Le tracce di tutto ciò sono riscontrabili ancor oggi nella toponomastica della città, in particolare nell’area tra l’attuale aeroporto Amerigo Vespucci ed il Parco delle Cascine ove numerosi viali, la cui carreggiata particolarmente ampia doveva consentire il trasferimento dei nuovi velivoli dalle fabbriche all’aeroporto, sono intitolati ad eroi dell’aviazione come “Umberto Guidoni”, “Francesco Baracca”, “Umberto Maddalena”, “Francesco De Pinedo” e tanti altri.
Ως εκ τούτου, per esplicita volontà del Ministro dell’Aeronautica, fu scelto il parco delle Cascine che avrebbe garantito la desiderata cornice di eleganza così Firenze accolse con favore l’insediamento della Scuola di Applicazione nell’area occidentale del parco, facendone anzi un proprio fiore all’occhiello, grazie soprattutto alla professionalità del suo progettista che curò in primis l’attento inserimento del complesso architettonico all’interno della prescelta area verde.
Le infrastrutture, su progetto dell’architetto Raffaello Fagnoni, allora preside della Facoltà di Architettura dell’Ateneo fiorentino ed uno dei principali interpreti del cosiddetto “pensiero razionalista italiano” applicato all’architettura, furono infatti realizzate in poco più di un anno e la Scuola poté iniziare l’attività con il primo Corso d’integrazione per ufficiali di complemento piloti già il 1° febbraio 1938.
Fungendo da esempio architettonico nel rispetto dell’ambiente circostante, l’intera struttura oggi è considerata uno dei monumenti di Firenze ed è un vivido esempio di architettura razionalista italiana, ancora oggi dedicata alla diffusione delle dottrine militari attraverso le attività formative e didattiche, così come fu pensata e progettata.
Riprese video e foto di Franco Mariani.
Frank Mariani
Από τον αριθμό 244 – Anno VI del 3/4/2019
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