Hnub 4 Lub Xya hli ntuj: lub Uffizi nco txog lub zos pov nrog zaj duab xis “Cari fottutissimi amici”

Paolo Villaggio deb dhau ob peb teev, Nag hmo, Monday, 3 Lub Xya hli ntuj, nyob rau lub caij ntuj sov tav su, Tiam sis yog kom nco qab solemnly Florence, ib ntu tshwj xeeb, piazzale degli Uffizi, No lub caij ntuj sov thiab arena-caij ntuj sov xinesmas.

Nws yuav ua Tuesday, 4 Lub Xya hli ntuj 22.30, raws li lub caij ntuj sov Florence, con la proiezione del zaj duab xis “Cari fottutissimi amici”, uas pub dawb.

Maschera comica e tragica, geniale inventore di sketch e battute che sono entrate a far parte del lessico quotidiano, creatore di personaggi come Fracchia e il ragionier Ugo Fantozzi, simboli di quell’uomo comune esenza qualità”, perennemente succube dei suoi superiori e in lotta per una mediocre sopravvivenza, nei quali si sono specchiati gli Italiani dalla metà degli anni ’70 in poi.

Genovese doc, nella sua attività di attore, screenwriter, doppiatore – oltre che di scrittore – ha collaborato con i più grandi maestri del cinema, come Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmüller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli. Con quest’ultimo, oltre al filmBrancaleone alle crociate” (1970), ha interpretato il film “Cari fottutissimi amici” (1994), film che lo lega in modo particolare alla Toscana.

Nel film siamo infatti nella Firenze del 1944, appena liberata dagli Alleati, e Ginepro Parodi, detto il signor Dieci (Villaggio), ex manager di boxe, mette in piedi una sgangherata squadra pugilistica per girovagare nelle fiere di paese e racimolare qualche solo o un pasto caldo.

Sarà un’avventura on the road, alla quale si aggregheranno, thiab lwm, un disertore di colore americano, una giovane collaborazionista che si è concessa ai Tedeschi e per questo è stata rapata a zero e perfino un cane.

Dopo aver battuto in lungo e in largo la campagna toscana, il gruppo cercherà infine di tornare a Firenze.

Foto tratta dal sito photo.ivid.it

Mattia Lattanzi
Los ntawm cov xov tooj 166 – Xyoo IV 5/7/2017