Mostra “Labirinto Alinari” alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti

Arte: gli anni '70 di Luca Alinari a Palazzo PittiAllt að 24 luglio l’Accademia delle Arti del Disegno, in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, organizza la mostra dell’artista Luca Alinari presso il Saloncino delle Statue, lungo il percorso museale della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti.

La mostra curata da Cristina Acidini, dal titolo “Labirinto Alinari”, è dedicata ad un artista che è tra i massimi protagonisti della pittura italiana degli ultimi quarant’anni e testimonia il partenariato che, fyrst, si realizza tra l’Accademia delle Arti del Disegno e le Gallerie degli Uffizi.

Non si tratta di una mostra antologica, ma piuttosto della rivisitazione di una particolarissima stagione della pittura di Luca Alinari, incentrata sulle opere degli anni ’70 che, nell’accompagnare il suo esordio, gli valsero le partecipazioni prestigiose alla Biennale di Venezia nel 1982 con un suo spazio personale e più volte alla Quadriennale di Roma.

Sono esposte anche alcune testimonianze della più avanzata sperimentazione attuale dell’artista, all’insegna della sua ben nota passione per materiali e tecniche di stimolante e talvolta sorprendente varietà.

Nel nucleo dei quadri esposti risalenti agli anni ’70 non è difficile riconoscere la presenza dei soggetti e dei motivi propri della pittura di Alinari, con le modalità espressive e i tratti stilistici che avrebbe sviluppato negli anni e nei decenni seguenti.

Saranno immediatamente riconoscibili, in queste loro prime apparizioni, i motivi divenuti tipici dell’artista: le sue “stelle e stelline” declinate in infinite combinazioni alle quali, afferma Cristina Acidini, “Alinari resta debitore di un primo importante segmento della sua fama”, i paesaggi densi di componenti magiche ed oniriche, i personaggi maschili e femminili dalle forme sinuose ed accomodanti, i cui incarnati seducono “con i loro colori chiari e rosei, le labbra umide e schiuse, gli occhi trasparenti”.

I contrasti materici ben evidenti nelle opere in mostra, gli spessori, le grane diverse, la varietà dei toni cromatici fanno vibrare i quadri di Alinari che sembrano percorsi da continue tensioni.

Personalità di spicco internazionale nel mondo della letteratura, della poesia, della storia dell’arte e del giornalismo hanno dedicato molta attenzione e pagine illuminanti alla pittura di Luca Alinari e molti sono stati i tentativi di definire l’artista fiorentino, formatosi negli anni sperimentali e contestatari in cui Firenze era un’autentica fucina dell’arte contemporanea.

Si è tentato di incasellare la sua posizione come Metafisica, Surrealismo, Realismo magico, Pop Art, ma nessuna definizione esaurisce la complessità della sua invenzione e della sua creazione pittorica, uno stile personalissimo arricchito delle suggestioni fantastiche e oniriche descritte da Alessandro Lazzeri nel suo testo critico, in cui ricorda che i “primi riferimenti stilistici sono legati alla corrente Neo Dada”.

Dell’attitudine concettuale di quel periodo sono una conseguenza anche i titoli scelti da Alinari per i suoi quadri: titoli allusivi, ironici, spesso surreali, come frammenti di una fiaba inventata sul momento.

Delle diciotto opere in mostra, due sono di proprietà delle Gallerie degli Uffizi. L’Autoritratto, dal titolo L’automa di sé, è entrato a far parte della raccolta degli Uffizi per il Corridoio Vasariano nel 2000 mentre la Coperta di Girolamo Induno, realizzato con tecnica mista su lamina di acciaio, si trova nella Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti. A proposito delle due opere Simonella Condemi, curatrice della Galleria d’arte moderna, sottolinea “la descrizione minuziosa degli interni con le loro componenti di arredo” e gli elementi simbolici presenti.

Luca Alinari, riflettendo sulle modalità del suofare artistico, confida che spesso “dalla collocazione di una data cosa in un dato punto nasce una precisa emozione e poi, intorno a questo frammento dipinto, si propaga lentamente il quadro” e che il tema di questo suo lavoro è “il gesto, il fatto di dipingere. La pittura stessa”.

Cecilia Læsingar
From the tala 118 – Anno III del 29/6/2016

Dal martedì alla domenica ore 8.15-18.50
Ingresso con biglietto Galleria Palatina-Galleria d’arte moderna
13 evru (minnkað 6,50 evru)
Gallery of Modern Art (GAM)
Palazzo Pitti, Florence

I testi del catalogo, edito da Editoriale Giorgio Mondadori – Collana Artisti, sono della curatrice Cristina Acidini, di Simonella Condemi, di Alessandro Lazzeri, critico d’arte.
Distribuzione in libreria e nei bookshop.
Prezzo di copertina € 20,00.