Mostra per ricordare don Cuba
Næsta þriðjudag, 4 Mars, si inaugura, presso la Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi, la mostra “In viaggio con don Cuba” promossa dall’associazione Obiettivo Giovani di San Procolo.
Un’occasione preziosa per conoscere e per ricordare un prete coraggioso, che amava le sfide, soprattutto quelle sociali.
The Florentines, soprattutto quelli di San Frediano, lo ricordando per il suo amore per lo sport e soprattutto per la bicicletta e motocicletta (nella foto don Cuba ne mostra una al Cardinale Elia Dalla Costa).
Ha girato l’Africa in motocicletta, arrivando a celebrare la Messa in cima al Kilimangiaro, ma ha anche sfidato i giovani comunisti del quartiere a una corsa in bicicletta, che ovviamente vinse.
Cappellano del carcere di Sollicciano ancora oggi la sua parlata fiorentina, tagliente e affilata, se uno ascolta bene, riesce ancora a sentirla tra i rumori di una Firenze che tende a dimenticare.
La mostra nasce dalla scoperta, nella primavera dello scorso anno, di una ricca documentazione costituita da manoscritti, fotografie, pubblicazioni, appunti vari, venuti fuori dal trasloco delle cose di don Cuba dalle suore del Galluzzo di Villa Favorita, dove ha vissuto dal 1951 til að 2001.
Nella prefazione del catalogo della mostra il Cardinale Silvano Piovanelli, Erkibiskup emeritus Flórens, e suo compagno di seminario scrive: “Mettersi in viaggio con don Cuba è un’avventura affascinante, ti trasfigura la vita.
Perché è seguirlo nell’ascensione della montagna più alta di tutta la terra: la montagna dell’amore. Questo impegno dà la misura della tua vita: vali quanto ami. E se non avrai paura di salire sempre, farai l’esperienza di quanto è vero anche per te, quello che lui ripeteva spesso di sé stesso: Dio mi ama e quello che mi capita è il meglio per me!".
Tra le sue passioni anche il cinema, organizzava i cineforum, i premi cinematografici, gli incontri con attori e registi.
I suoi funerali, í 2006, furono la degna conclusione di una vita fuori dagli schemi: carcerati e poliziotti, povera gente e nobiltà fiorentina, giovani e anziani, in tantissimi piangevano per la morte di questo prete e ridevano ricordando le sue parole.
La mostra resterà aperta fino al 2 Apríl, tími 11-19, lunedì chiuso, ingresso libero.
Nicola Nuti
From the tala 7 - Ár I 26/02/2014
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