“Nere follie” di Tiziana Sartorati

nere follie copertinaTiziana Sartorati, klassi 1953, già nota nell’ambito editoriale, torna con un nuovo meraviglioso libro, forte, audace, dal titolo “Nere follie”: poco più cento pagine ma dal significato forte, immediato, che non lasciano spazio agli equivoci.

Il tema è la donna e la violenza di oggi. Una serie di racconti, descritti nei minimi dettagli, in cui è possibile conoscere diverse storie tutte legate da un unico filo conduttore: la violenza, il dolore e, si spera, la rinascita della donna.

L’autrice Sartorati lascia il lettore senza parole perché riesce a descrivere in modo delicato ma deciso le diverse storie che queste donne vivono… anzi sopravvivono. Di tanto in tanto si incontrano poesie scritte dalla stessa Tiziana, lei ama il verso libero e predilige la libertà sotto ogni punto di vista.

La penna non delude, għall-kuntrarju, dettagli e trama rendono questo libro unico nel suo genere, un libro che unisce l’amore malato, alla donna, alla poesia, alla libertà… Merita solo di esser letto e fatto proprio. Trama, personaggi e descrizioni meritano 5 stelle su 5.

"I racconti che compongono ‘Nere follie’ – spiega Tiziana – li ho pensati e realizzati avendo ben presente un’idea fissa: fare qualcosa che fosse nelle mie capacità – e lo scrivere ne è parte – che servisse quale invito per tutte le donne invischiate in situazioni affettive fuorvianti, a rendersi palesi; volevo scrivere di femminicidio e usare le situazioni narrate per parlarne, discuterne in modo da trovare vie d’uscita; per non farle sentire sole o rifiutate da chi sembra sfiorarle appena dimostrandosi in apparenza indifferente, ma che in realtà soffre per loro e con loro. Spero che parlare di ‘Nere follie’ sia utile per darci una mano nel rieducarci tutti al rispetto reciproco tenendo, a mente che nessuno di noi è proprietà di qualcun altro, nemmeno affettivamente. Il ‘mio/mia’ che si usa quando si presenta ad altri la persona che si accompagna a noi nella vita, deve essere puramente indicativo e non determinante di un possesso inesistente. E quando ci si accorge che c’è disagio invitare al dialogo, parlare e dare ascolto. Fare intervenire gli aiuti dei centri antiviolenza, delle autorità, della magistratura. Parlare anche quando si è persa la fiducia; denunciare i violenti; dare voce al dolore poiché è solo tacendo che si permette il proliferare di quella muffa nociva che è la violenza, farlo prima che accompagni le vittime a una fine assurda. Dobbiamo rieducarci poiché tutti noi abbiamo diritto a una vita di affetti sinceri e puliti. Vorrei che tutti uniti dicessimo basta alle morti provocate da mano umana per pensieri disumanamente coltivati”.

“Leggete il mio libro per riflettere e riflettere e ancora riflettere, e pensare – confida la scrittrice – e per aiutare ad aprire le menti e le anime, per far riporre in luogo sicuro ogni oggetto, ogni gesto, ogni parola, inteso a offendere o, peggio, a dare morte. Perché oltre ai racconti ho inserito alcune poesie, scritte in momenti di sconforto per le troppe vittime lette sui quotidiani o raccontate dai notiziari televisivi”.

“Per il futuro – conclude la Sartorato - ho intenzione di scrivere ancora. Romanzi, racconti, poesie… Ho un romanzo nel cassetto e altre poesie che aspettano”.

“Nere follie” di Tiziana Sartorati, 111 paġni, Pegasus Edition, kopertura prezz 12 euro.

Eleonora Marseille
Blog Eleonora Marsella

Min-numru 156 – Anno IV del 26/4 /2017