Non abbiamo un Pianeta B!
Triassico, giurassico, cretaceo… conosciuta anche come epoca dei rettili e dei dinosauri.
Preistoria, paleolitico, mesolitico, neolitico, storia e preistoria.
Ma quando la storia ebbe inizio?
È noto che la storia si costruisce con i documenti, nel momento che l’uomo scoprì la scrittura e se ne servì per conservare la memoria di fatti e idee a testimonianza della sua esistenza, allora ebbe inizio la storia; si chiama invece preistoria il periodo molto lungo di tempo che precedette la storia. Beh, più o meno…
Le ere principali sono l’era antica, l’era volgare, l’antichità, il medio evo, l’età moderna, l’età contemporanea… Ed è qui che volevo arrivare.
Welcome to the Anthropocene.
Una nuova era geologica è iniziata, caratterizzata dalla presenza dell’uomo e dall’impatto delle sue attività.
Signori e signore, benvenuti nell’Anthropocene.
Secondo i massimi esperti riuniti in Sudafrica l’attività dell’uomo ha proiettato la terra in una nuova era geologica. L’anthropocene appunto, letteralmente “terra dell’uomo”.
E direi, tad, che siamo fottuti.
Se i dinosauri si sono estinti nel giurassico, non si sa ancora perché, si dice per cause esterne, noi ci stiamo arrangiando da soli. Infatti gli scienziati dicono che dal 1950 la storia del pianeta terra ha visto passare un’era di disastri naturali causati dall’uomo, scorie nucleari, riscaldamento globale, deforestazione, estinzioni, inquinamento da materiale plastico, ma la buona notizia è che possiamo ancora salvarci e sfruttare le nostre capacità a nostro favore; insomma, il destino della terra deve essere nella mente di tutti.
Quello che faccio oggi può salvare il pianeta, quello che non faccio o se lo faccio senza criterio può accelerare la catastrofe ambientale in atto.
Io salvo il mio pianeta, Zemes, l’unico a disposizione dell’umanità.
Se salvo la terra salvo me stessa.
Il 16 Marts 2019 le nuove generazioni hanno invaso le strade ovunque, piazze piene in tutto il mondo dalla Nuova Zelanda alla Thailandia all’Europa, la prima grande manifestazione globale ha per protagonisti gli studenti, è la prima mobilitazione mondiale in difesa del clima per gridare “non c’è più tempo” che è arrivato il momento di agire.
Sono centinaia di migliaia gli studenti che in tutto il mondo si sono mobilitati per questo sciopero planetario. Una chiamata alla mobilitazione lanciata dalla giovane studentessa svedese Greta Thumbers, oggi un simbolo di tutta una generazione decisa a difendere il pianeta.
Non abbiamo un pianeta B!
Quello che gli studenti chiedono è un cambio di rotta.
Insieme si può.
P.S. Dunque la nostra estinzione è rimandata… sono un po’ triste per la fine del mio dinosauro preferito: il brontosauro.
Sempre vostra…
Silvana Scano
Numurs 244 – Anno VI del 3/4/2019
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