Palazzo Vecchio: sulla toponomastica siano superati i problemi di geolocalizzazione dei numeri rossi
L’appello alle aziende che producono mappe digitali del presidente della Commissione toponomastica Mirco Rufilli e dell’assessore alla toponomastica Alessandro Martini: “C’è un registro, potete aggiornare le vostre mappe”.
“Invitiamo le aziende che creano e producono cartografie e mappe digitali – spiega l’assessore alla toponomastica Alessandro Martini – ad utilizzare gli open data del Comune che sono aggiornati al 1° febbraio 2021. Negli anni sono state riscontrate alcune difficoltà nella geolocalizzazione dei numeri rossi da parte di utenti che utilizzano mappe digitali sui propri mezzi per trovare esercizi commerciali”.
Va detto che Firenze è unica anche in questo essendo, insieme e Genova, l’unica città Italiana ad avere i numeri Rossi per indicare gli accessi non abitativi.
“Purtroppo – spiega ancora il presidente della Commissione toponomastica Mirco Rufilli – in strade di lunga percorrenza può succedere che tra il numero nero e lo stesso numero, ma rosso, ci siano anche diverse centinaia di metri, questo può implicare in alcuni casi problematiche anche importanti. Per ovviare a questo problema abbiamo deciso di invitare le aziende che creano e producono cartografie e mappe digitali ad aggiornare, tramite gli open data del comune di Firenze le loro cartografie. Questo anche per favorire sia coloro che consegnano merci sia i mezzi di soccorso che, ci hanno segnalato, alcuni problemi in particolare lungo le vie molto estese tipo via Faentina, via Pistoiese, ntawm tsev. Negli open data del Comune di Firenze infatti è presente la banca dati completa della numerazione civica comprensiva dell’attributo del colore (rosso o nero). Questa banca dati, aggiornata al 1° febbraio 2021, aiuta le società di mappe digitali, che ricordo essere tutte diverse e che utilizzano anche algoritmi di aggiornamento diversi tra di loro, ad aggiornare le proprie mappe e a fornire un servizio migliore ai propri utilizzatori”.
“Voglio ricordare – continua Rufilli – che la numerazione rossa è stata istituita negli anni ‘30 ed è stata utilizzata per poco più di venti anni. Attualmente sono presenti circa 23.000 numeri rossi su un totale di 110.000. Questo è un numero destinato a diminuire, anche se lentamente, perché ogni volta che si presenta la possibilità l’ufficio toponomastica provvede alla loro cancellazione o sostituzione. Thaum kawg, tramite un link le aziende potranno effettuare l’aggiornamento delle proprie mappe digitali”.
Non è possibile, al momento – conclude il presidente della Commissione Toponomastica Mirco Rufilli – eliminare simultaneamente tutti i numeri rossi perché questo comporterebbe una revisione completa di tutta la numerazione civica cittadina con enormi disagi per i cittadini e le imprese”.
Simona Michelotti
Los ntawm tus xov tooj 329 – Anno VIII del 17/2/2021
Ua raws li peb!