Passione Harley Davidson: il mio sogno nel cassetto…
Io ho un sogno, guidare un giorno una Harley Davidson, ma so che probabilmente resterà un sogno nel cassetto…
E lo so, sono un po’ “fulminata”, me lo dicono sempre.
Avevo quattordici anni quando sono salita per la prima volta in sella di una Harley; il tipo che la guidava mi chiese informazioni su una via del mio paese, del resto non c’era ancora Google Maps.
“Ehi, senti, se mi accompagnassi tu?”.
“Io?”.
"Sim, poi ti riaccompagno dove vuoi”.
“Oh, bé, in questo caso… sììì!!!”.
È stato amore a prima vista. Con la moto, non con il tipo…
Chissà, magari un giorno potrei diventare una motociclista, una biker, con una moto vera, di quelle potenti: una Harley Davidson, nota.
C’è solo un problema, non so portare la moto, o almeno non quelle da strada; per portare una moto da strada devi saper curvare e non distrarti mai, se non vuoi ritrovarti abbracciato a un palo.
Potrei trasformarmi nel peggior incubo di ogni automobilista, potrei essere la tipa che all’incrocio ti fissa, ti confonde e ti getta nel dubbio: chi cavolo passa per primo?
Oppure potrei essere l’evoluzione del vecchietto con la Panda e l’immancabile cappellino, quello che va pianissimo, e che puntualmente lo trovi sempre quando hai fretta…
Diventerei il tuo peggiore incubo da strada… se mai mi incontrassi per la via con una Harley Davidson.
Possedere e guidare una Harley è comunque un onore e un privilegio. Devi trovare il modello che si adatta a te e all’uso che ne vuoi fare; monta in sella, ricorda che “da destra è sbagliato”, devi salire sulla moto dal lato sinistro, sentire il manubrio, il peso della motocicletta sotto di te, poi tira la frizione se necessario, e avvia la moto, ascoltala, sentila, aspetta che si scaldi mentre anche tu ti prepari.
E poi vai, guarda la strada che ti scorre davanti, senti il vento sul viso e sul corpo; tutto appare migliore quando sei sulla moto, trova una strada tutta per te, senza traffico e con pochi in giro, e guida finché vuoi per assaporare la libertà che una Harley Davidson ti trasmette.
Guidare una Harley è come godere di un buon vino, perché stai attento e gustane la fattura, il modello, i punti di forza e di debolezza, e ti godi il viaggio senza pensare alla meta.
P.S. Anche guidare la “Aston Martin” di James Bond non deve essere male, ma questa è un’altra storia.
Sempre vostra.
Silvana Scano
Dal numero 251– Anno VI del 5/6/2019
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