Ponti di Primavera: a Firenze si recupera le perdite dei mesi scorsi
Secondo Confcommercio Toscana nei due ponti di primavera, 25 aprile e 1 Maí, í Flórens 75% dei negozi del centro storico rimarranno aperti per recuperare le perdite dei mesi scorsi.
“L’elemento nuovo, quest’anno – secondo il presidente regionale Fipe Confcommercio Aldo Cursano – è il ritorno degli italiani. Dopo la forte contrazione del turismo interno negli scorsi anni le famiglie italiane iniziano di nuovo a prenotare nei nostri centri urbani, sulla costa, alle terme, nelle campagne. E’ nostro dovere dare un servizio sui luoghi battuti dai visitatori italiani e internazionali anche nei giorni di festa”.
“Diciamolo chiaro: chiudere in quei giorni significherebbe regalare introiti all’illegalità e all’abusivismo. Stiamo aperti, teniamo vive le città, accoglienti e puliti i paesaggi”, conclude.
“Da una nostra elaborazione – afferma il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – risulta che i turisti spendono sul territorio toscano in media 75 EUR fyrir daginn. Una grossa fetta della spesa è composta dai consumi agroalimentari (55 evru) e non si tratta esclusivamente di consumazioni nei pubblici esercizi, bensì anche di acquisti in negozi di prossimità, gastronomie e supermercati [dati Unioncamere]. Col grande afflusso atteso nei prossimi giorni alcune attività potrebbero essere in grado di recuperare mesi di penuria”.
Per il direttore Marinoni “imporre la chiusura degli esercizi commerciali nel periodo di massima affluenza turistica, o rinfocolare conflitti ideologici ormai superati tanto per il gusto della polemica non serve a nessuno. Non si tratta certo di derubricare la festa dei lavoratori, ma piuttosto di venire incontro alle esigenze di consumatori e turisti creando opportunità di business e quindi di lavoro”.
Intanto i lavoratori hanno indetto, attraverso le loro rappresentanze sindacali Cgil, Cisl e Uil, uno sciopero per il 1 Maí.
Sciopero che per il Presidente di Confcommercio Firenze Jacopo De Ria, er “controproducente”.
“Far trovare le saracinesche abbassate in un giorno clou per il turismo come quello finisce solo per danneggiare l’immagine della città nel mondo. I turisti che hanno scelto di visitare Firenze in questo periodo hanno il diritto di trovare tutti quei servizi indispensabili e di poter fare shopping”.
“Assurdo, oltretutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, presentarsi come una città chiusa, arroccata nella difesa di diritti che vanno contro quelli di chi ci porta ricchezza – continua De Ria -. Oltretutto, non dimentichiamo che, come già successo in passato, la chiusura dei negozi va di pari passo con l’arrivo in massa degli abusivi, pronti a vendere cianfrusaglie ai malcapitati turisti. È questa la cartolina che vogliano mostrare?".
Matt Lattanzi
From the tala 16 - Ár I 30/04/2014
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