Riapre l’antica Torre del parco della Regina alla Villa di Maiano
L’antica Torre del Parco Romantico della Regina fu fatta costruire a fine Ottocento da Sir John Temple Leader che la volle simile alla torre del suo Castello di Vincigliata, sulla sponda rocciosa della cava detta delle Colonne poi ridotta a Laghetto romantico e cuore del parco, riflessa nelle acque del Laghetto delle Colonne, immersa nel verde del Parco Romantico.
Dopo un attento lavoro di recupero e valorizzazione, curato dall’architetto Simone Micheli, oggi la Torre di Maiano è diventata una suite, uno spazio in cui arte e relax si fondono insieme per offrire al visitatore un soggiorno fiabesco.
Sir John Temple Leader, un facoltoso inglese figlio di industriali londinesi si trasferì nel 1844 a Firenze con sua moglie Maria Luisa de’ Leoni. Qui comprò, a pochi chilometri dalla città, i territori che si estendono sulle colline tra Fiesole e Firenze, bonificò le vecchie cave di pietra piantando 80 ettari di boschi, valorizzò le aree verdi, ricostruì il Castello di Vincigliata, ristrutturò Villa i Tatti e la Villa di Maiano. Tra queste tre imponenti costruzioni realizzò, sulle rive del torrente Mensola, il Parco Romantico della Regina (che deve il suo nome alla visita della regina Vittoria d’Inghilterra che lo inaugurò il 12 aprile1983), caratterizzato dal nuovo Laghetto, dal recupero e dalla rivisitazione dei percorsi degli scalpellini che si intrecciano creando un labirinto di sentieri botanici meravigliosi.
Luoghi che avevano accolto personaggi come Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Benedetto e Giuliano da Maiano, Boccaccio, Vasari, Lorenzo il Magnifico trovarono, grazie a Sir John Temple Leader, nuovo splendore.
Alla sua morte l’opera di ristrutturazione continuò senza interruzioni per mano dei suoi successori.
Sa 1961 Lucrezia Corsini, sposata con il Conte Giacomo Miari Fulcis ha ereditato l’intera area, sa ibabaw sa 270 ettari, proseguendo l’opera di trasformazione ingrandendo il parco (oggi di 50 ettari) e abbinando la valorizzazione dell’agricoltura e l’olivicoltura in particolare – l’azienda è a totale indirizzo biologico già da 25 anni – con l’ospitalità e la ristorazione di qualità.
Alle varie attività si aggiunge oggi l’accoglienza nella suggestiva Torre del Laghetto oggetto di un recupero che ha preso il via nel 2015 dalla fusione degli intenti e dalla commistione delle visioni dell’architetto Simone Micheli e del Conte Francesco Miari Fulcis, attuale proprietario della Fattoria.
Il progetto “Big dream in a little tower” è stato presentato durate la Milano Design Week del 2015 con una mostra virtuale in cui il visitatore, attraverso una App, ha avuto la possibilità di entrare all’interno dell’ambiente che sarebbe stato realizzato e che oggi finalmente si inaugura.
Al piano terra si trova l’elegante cucina; una stretta chiocciola conduce al primo piano e all’area living da dove un balconcino sovrasta il laghetto e offre una visuale della natura che circonda la Torre. Al secondo piano vi è la suite e salendo ancora la chiocciola si arriva allo spazio dedicato al benessere e al relax, con il bagno turco e l’area dedicata alle tisane.
“Un’idea, un sogno audace – commenta Francesco Miari Fulcis – ha dato origine ad un progetto destinato a lasciare un segno indelebile all’interno della memoria dei suoi visitatori, restituendo al territorio un gioiello di rara e pregevole bellezza dove quale lasciarsi coinvolgere sospesi tra passato e futuro”.
“Seguendo il mio approccio all’architettura – aggiunge l’architetto Simone Micheli – le opere devono esprimere una densità di significati ed emozioni, capaci di penetrare nel profondo dell’individuo, concedendo a quest’ultimo la possibilità di vivere in maniera piena ed anticanonica la propria quotidianità”.
Matt Lattanzi
Gikan sa gidaghanon 181 – Anno IV del 122 /11/2017
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