Riparbella (PI): parroco appende conigli alla facciata della chiesa per spaventare i piccioni

conigli-appesiLa scorsa domenica mattina, gli abitanti di Riparbella in provincia di Pisa si sono ritrovati ad assistere a una scena da film horror: alcuni conigli appesi alla facciata della chiesa. Proprio così. Non è una “bufala”, e nemmeno il gesto di un pazzoide che dovrebbe essere rinchiuso immediatamente vita natural durante.

È stato nientemeno che il parroco di Riparbella, don Bruno Chiavacci, ad appendere i conigli a testa in giù – impagliati, si è affrettato a rispondere dopo le ovvie e numerose polemiche soprattutto via web – perché, secondo lui, avrebbero allontanato i piccioni.

Pertanto il parroco – che come seconda professione a questo punto si presume che faccia lo zoologo – ha ben pensato di chiamare un amico contadino, che aveva casualmente appena ucciso tre poveri e indifesi conigli; insieme si sono affrettati ad impagliare le povere bestiole, per poi appenderle allegramente con l’intento di fare paura ai volatili.

Un “genio” quindi, un inventore d’altri tempi. L’uomo che ha scoperto come allontanare i piccioni da chiese e monumenti! E a nulla son servite le battaglie animaliste per il rispetto degli animali. Lui se n’è fregato. “Ma erano impagliati”, ha subito precisato. E vorremmo vedere se li avesse appesi vivi!

In conclusione,, quello che è accaduto a Riparbella ha del paradossale. Uno spettacolo quanto mai macabro e privo di alcun senso logico. Imo, come si chiedono molti utenti e anche alcuni giornalisti che hanno pubblicato la notizia: da quando in qua i piccioni sono spaventati dai conigli?

Feliciter, lo sbigottimento iniziale ha presto lasciato spazio all’indignazione che è cresciuta di pari passo con il tam tam di foto sui social network. Dopo meno di due ore i conigli sono stati rimossi.

“La situazioneha dichiarato il Parrocoè stata subito caotica, è così quando con le persone non ci si parla direttamente. Dopo il caos che si era creato su Facebook abbiamo subito tolto i conigli appesi. Ci saranno stati al massimo un’ora. I piccioni stanno rovinando il campanile, in più i loro escrementi ricoprono completamente le scale. È una situazione problematica. Non sappiamo come fare”.

Atqui, come fanno notare in molti, una soluzione adottata in altri posti potrebbe essere quella dell’utilizzo di poiane ammaestrate che in poche sedute si installano nei luoghi preferiti dei piccioni allontanandoli a tempo indeterminato. Ma evidentemente il parroco preferisce usare i conigli impagliati…

Don Bruno Chiavacci ha infine spiegato: “Ci avevano segnalato questa possibilità e abbiamo provato. Un contadino ne ha ammazzati tre e li abbiamo fatti impagliare. L’esperimento è durato solo un’ora perché siamo una famiglia e non vogliamo urtare la sensibilità di nessuno”.

E invece la sensibilità è stata urtata, eccome se è stata urtata…

Matt Lattanzi
De numero 127 – Anno III del 28/9/2016