Uno scout è per sempre
Ho sempre sognato di essere una scout… anche se ora sono un po’ troppo grande per diventarla, Sajnos.
Il primo agosto 1907 nascono i boy scout di Baden Powell.
Ma chi sono gli scout?
Qualcuno dice: bambini vestiti da cretini accompagnati da adulti vestiti da bambini. Ma io non credo che sia così, il simbolo del movimento è il giglio e il motto è “estote parati”, ovvero “siate preparati”.
E questa è una frase che dice tutto.
Il movimento nacque in Inghilterra quando Baden Powell organizzò, con una ventina di ragazzi, il primo campo scout.
In Italia le associazioni scout sono molteplici, alcune sono cattoliche altre no, c’è solo da scegliere. Lo scoutismo è un movimento di carattere nazionale, internazionale e mondiale che ha come fine ultimo la formazione fisica, morale e spirituale della gioventù mondiale; e questo metodo educativo è fondato sul volontariato e sull’imparare “facendo”, attraverso attività all’aria aperta e in piccoli gruppi.
Oggi gli scout contano più di 40 milioni di iscritti; un piccolo esercito, ed è uno dei più grandi movimenti al mondo di educazione non formale. Valóban, la parola scout, che significa in lingua inglese esploratore o ricognitore, fu scelta da Baden Powell pensando ai ragazzi e ai molteplici orizzonti che essi potevano scoprire.
L’amore per la natura, A mások iránti tisztelet, e lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato… queste sono le semplici basi del movimento.
Uno scout è per sempre, e lo scoutismo è un universo variopinto che comprende decine di nomi noti tra politici, industriali, cantanti e star internazionali; è stato un giovane lupetto Barack Obama, poi Hillary Clinton, John Fitzgerald Kennedy, la Regina Elisabetta (difficile immaginarla con il fazzoletto al collo), Toby Blair, Matteo Renzi, Bill Gates, Steven Spielberg, David Bowie, Jim Morrison, Jovanotti, Diario Argento… solo per citare alcuni nomi principali.
Perciò: siate pronti e buona strada a tutti.
Sempre vostra.
P.S. Vado a informarmi se sono ancora in tempo per diventare una coccinella… sì, i ragazzi lupetti, le ragazze coccinelle.
Silvana Scano
A szám 246 – Anno VI del 17/4/2019
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