Lub suab ntawm cov Divine Comedy rau raug Croce

dante 3In occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale, un omaggio per i 750 anni della nascita di Dante.

Teg num cov, basata sulla ‘sonorità’ della Divina Commedia, fa parte di una serie di eventi culturali che l’Arcidiocesi di Firenze proporrà ai delegati del convegno, ma anche ai cittadini, ai turisti, e alle scuole dell’area fiorentina.

Interpretare rendendolo percepibile il paesaggio sonoro ed emotivo della Divina Commedia, reinterpretando i suoni e i rumori che Dante descrive come metafora per raccontare ciò che per sua natura sfugge alle parole.

L’Opera del Sommo Poeta è infatti densa di rimandi all’esperienza acustica e sensoriale, tanto che ciascuna Cantica è caratterizzata da una speciale timbrica, e dal prevalere di suoni cupi e chiusi nell’Inferno e da suoni cristallini e aperti nel Paradiso.

Si passa accompagnati da Dante dalle disarmonie delle “disperate strida” dell’Inferno, alla “dolce sinfonia di Paradiso”, dal caos acustico e spiazzante, all’armonia e perfino al silenzio del Paradiso.

Da questa idea nasce il progetto di un’azione sonora in tre parti e tre transizioni a cura di Culter con Tempo Reale che sarà realizzato in collaborazione con Opera di Santa Croce, e presentato in occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale dal titolo “In Gesù Cristo il nuovo Umanesimo”, teem tseg los ntawm 9 al 12 Kaum ib hlis 2015.

L’iniziativa fa parte di una serie di eventi culturali che l’Arcidiocesi di Firenze proporrà ai delegati del convegno, ma anche ai cittadini e ai turisti, perché si confrontino direttamente con la bellezza artistica di Firenze e allo stesso tempo verifichino come l’arte sia espressione del rapporto con l’Infinito che si è fatto Uomo.

MUS 750 ib tus yug, mentre si discute a Firenze di ‘nuovo Umanesimo’, viene così reso omaggio a Dante che più di ogni altro poeta ha saputo raccontare il viaggio, alla ricerca della verità e della fede, dell’uomo la cui intrinseca natura è fatta, come dice egli stesso, per “trasumanar”, oltrepassare l’umano.

Unendo elementi acustici e momenti di interazione fra spettatore/ascoltatore e grandi gruppi di persone di ogni età, verranno così ideati tre diversi ambienti sonori – Inferno, Purgatorio e Paradiso – che immergeranno gli spettatori in un’esperienza acustica e percettiva di forte impatto.

Il pubblico sarà così accompagnato all’interno del Complesso di Santa Croce in un percorso che toccherà tre ambienti, la Cripta, la Sacrestia (che ospita il Crocifisso di Cimabue) e la Cappella dei Pazzi, ognuno dedicato ad una Cantica della Divina Commedia. Ciascuno di questi ambienti, attraverso la sonorizzazione, l’ambientazione nell’architettura monumentale di Santa Croce, e le stesse parole di Dante, offrirà un approccio all’esperienza sensoriale descritta nella Divina Commedia.

Teg num cov, rivolta ai convegnisti, ma anche a turisti e residenti, sarà proposta nei giorni del convegno e prevede numerose repliche destinate alle scuole dell’area fiorentina.

Mattia Lattanzi

Los ntawm cov xov tooj 59 – Xyoo II 8/04/2015