I Tabernacoli del vino dei Palazzi nobili fiorentini
Girovagando nelle stradine del centro storico di Firenze vi sarà facile notare sui vecchi palazzi nobiliari, delle buchette, piccole aperture poste nelle facciate, quasi ad altezza uomo.
Queste buchette, dotate di porticina e con archetto superiore, molto spesso decorato da una cornice con punta a goccia, in stile bugnato o liscio in pietra, di altezza di circa 40 cm, erano anche chiamati, impropriamente, tabernacoli del vino, dove i ricchi possidenti del tempo, banchieri e mercanti fiorentini, vendevano direttamente ai fiorentini il nettare degli dei, ovvero il vino che producevano nelle loro proprietà, antesignani della vendita diretta, ancor oggi molto in voga ai giorni nostri per tutti quei prodotti di cui si cerca la genuinità.
Le buchette erano poste al piano terreno del palazzo, in corrispondenza della cantina interna, e la loro mescita e vendita era ben regolata dalla legge: “nelle celle i Vinattieri dovevano mescere il vino ai clienti in bicchieri o recipienti di capacità controllata e non era loro consentito vendere certi tipi di pane salato che stimolasse la sete; al suono delle campane della sera (alla terza) gli esercizi e le celle dovevano sospendere il commercio”.
Ecco alcuni palazzi dove si possono trovare tali buchette: palazzo detto dello Strozzino, in Piazza degli Strozzi 1, in via Dante, alla Badia Fiorentina, in Borgo Pinti 27, a Palazzo Viviani in via delle Belle Donne 2.
Frank Mariani
Numurs 14 -Gads 16/04/2014
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