L’Altare d’argento del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze e il suo restauro
Il monumentale altare d’argento del museo dell’Opera del Duomo (سینٹی میٹر 310 ایکس 150 ایکس 88) fu commissionato nel 1366 dall’Arte di Calimala come dossale per l’altare maggiore del Battistero di Firenze: occorsero oltre cento anni di lavoro, 200 chili d’argento e 1050 placchette smaltate per portarlo a termine nel 1483.
Alla sua realizzazione lavorano i maggiori maestri orafi e scultori di più generazioni: da Leonardo di ser Giovanni e Betto di Geri a Cristofano di Paolo, Tommaso Ghiberti e Matteo di Giovanni, Bernardo Cennini, Antonio di Salvi, Michelozzo, Antonio del Pollaiolo e Andrea del Verrocchio.
Tra le dodici formelle che descrivono la vita di san Giovanni, l’ultima in ordine di tempo è la Decollazione del Battista eseguita da Andrea del Verrocchio, ma la costruzione prospettica, l’architettura classicheggiante e le drammatiche reazioni emotive hanno fatto pensare anche a un intervento di Leonardo, al tempo allievo del Verrocchio.
“L’altare d’argento rappresenta una sintesi delle principali tendenze dell’oreficeria e della scultura fiorentine dall’età gotica al pieno Rinascimento – ha affermato Timothy Verdon, direttore del Museo dell’Opera – tanto da essere considerato uno dei massimi capolavori”.
Il restauro dell’altare d’argento coordinato e diretto dal laboratorio di restauro delle Oreficerie dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, diretto da Clarice Innocenti, con la partecipazione del settore Scultura Lignea e del Laboratorio scientifico, è stato eseguito da un’equipe di restauratori composta di ex allievi dell’Opificio.
I fenomeni di degrado interessavano sia i materiali che la struttura stessa. In particolare l’ossidazione dell’argento era all’origine dei distacchi, con conseguente distruzione degli smalti posti sulla superficie dell’opera.
Il monumentale altare è stato smontato in oltre 1500 ٹکڑے ٹکڑے, sottoposti a un minuzioso intervento di pulitura, consolidamento e integrazione delle componenti meccaniche e di collegamento mancanti, un passaggio, questo, diversificato e calibrato in funzione delle esigenze conservative delle varie parti e dei diversi materiali. Parallelamente ha avuto luogo il restauro di tutta la struttura lignea e delle maestose cornici di legno dorato, che ha riportato alla luce il finissimo lavoro di intaglio.
مائیکل لاٹانزا
تعداد کی طرف سے 239 – Anno VI del 27/2/2019
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