Nuovo splendore per il busto di Cosimo II de’ Medici alla Loggia del Grano
Si sono conclusi il 29 aprile i lavori di restauro del busto di Cosimo II De Medici, collocato sulla facciata della Loggia del Grano a lato di Palazzo Vecchio a Firenze, sostenuti dalla Ideal Work S.R.L. di Riese Pio X (Treviso), leader nella realizzazione di pavimenti e rivestimenti personalizzabili, sotto la regia di Fondaco Italia.
Il restauro, che rientra nel progetto Florence I care, è stato presentato dal sindaco Dario Nardella, che ha sottolineato: “Grazie a questo progetto di collaborazione possiamo oggi riscoprire questo gioiello che si affaccia su Palazzo Vecchio. Mi auguro che presto ci saranno altri interventi in quest’area che è contigua all’uscita degli Uffizi. Pezzo per pezzo, restauro dopo restauro, restituiamo l’anima a Firenze recuperando il suo inestimabile patrimonio culturale”.
Il restauro è iniziato lo scorso gennaio ed è costato 20 milhares de euros. L’opera, risalente agli inizi del diciassettesimo secolo e attribuita a Chiarissimo Fancelli, è la più importante raffigurante Cosimo II, collocata sulla sommità dell’arcata centrale della Loggia voluta appositamente dallo stesso Granduca come luogo di commercio del grano.
I lavori di restauro sono stati progettati e diretti a cura del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze e realizzati dai restauratori della fiorentina Giuseppe Bartoli srl.
L’intervento è inserito nel programma Florence I Care con il quale il Comune offre a coloro che vogliono diventare suoi patners l’opportunità di “prendersi cura” della città partecipando in prima persona al finanziamento di iniziative volte alla conservazione, al miglioramento ed alla valorizzazione del patrimonio artistico fiorentino.
Le condizioni del monumento apparivano assai compromesse. Si è proceduto inizialmente con una rimozione a secco dei depositi superficiali quali polvere o guano, e successivamente è stata effettuata una prepulitura con acqua demineralizzata.
Sulle superfici in marmo e su quelle in pietra sono stati effettuati impacchi a base di ammonio carbonato per rimuovere la parte più ostinata dello sporco accumulatosi ed è stata applicata una specifica sostanza biocida.
Lo stato conservativo della pietra, mas, necessitava di ulteriori ed importanti interventi che hanno riguardato l’utilizzo di silicato di etile per un consolidamento generale e, in aggiunta, l’inserimento di perni di ancoraggio in acciaio inox e in fibra di carbonio per le porzioni fortemente decoese.
È stata eseguita la verifica di tutte le stuccature esistenti e la rimozione con mezzi meccanici di quelle ormai prive di funzionalità conservativa o estetica e sono state effettuate nuove stuccature. Infine è stata effettuata una protezione finale dei marmi con cera microcristallina mentre per la pietra è stata utilizzata una resina fluorurata.
“Ci siamo impegnati con entusiasmo nel sostegno di questo progetto nella città di Firenze, che per noi rappresenta una delle capitali internazionali della cultura e dell’arte – hanno affermato Luca Seminati e Maurizio Pontello, soci e fondatori di Ideal Work – quando abbiamo visto l’opera da vicino eravamo preoccupati perché appariva in un evidente stato di degrado per cui abbiamo voluto seguire passo dopo passo il restauro. Vederlo oggi così per noi è motivo di grande soddisfazione perché sappiamo con quale professionalità e delicatezza si è intervenuti”.
“Questo restauro rispecchia appieno la nostra filosofia del ‘capitalizzare l’arte’ – ha detto Enrico Bressan, presidente di Fondaco – la Ideal Work ha incarnato talmente bene la nostra idea di recupero del patrimonio come nuova forma di comunicazione da sorprenderci con la scelta di una nuova visione del telo cantiere, che ha colpito l’immaginazione dei passanti. Siamo anche molto contenti che un’azienda innovativa come la Ideal Work da oggi possa aggiungersi alla prestigiosa lista di aziende partner di Firenze”.
Michael Lattanzi
Pelo número 111 – Anno III del 11/5/2016
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