Cereali: si, ma senza eccedere nelle dosi
I cereali fanno parte della categoria “carboidrati” e quindi sono costituiti da zuccheri semplici come il glucosio, saccarosio o zuccheri composti come l’amido.
Rappresentano l’introito principale della giornata.
Infatti se ne possono assumere fino al 55% delle calorie giornaliere, ma alle volte vengono consumati in superdosi rispetto al proprio fabbisogno giornaliero.
Ecco perché i cereali fanno ingrassare.
Li introduciamo fin dalla prima colazione sotto forma di biscotti, fiocchi, fette biscottate, snack, barrette ma anche sotto forma di pane e pasta.
Si possono consumare anche sotto forma di chicchi, invece di utilizzare la pasta, avendo però l’accortezza di sottoporli ad un ammollo preventivo di 6-8 ore, per allontanare dal loro interno i fitati, sostanze che inibiscono l’assorbimento dei minerali in essi contenuti come calcio e ferro.
Li utilizziamo principalmente sotto forma di pasta, che di per sé non è un alimento altamente calorico.
Sono invece i condimenti grassi, spesso aggiunti in quantità eccessiva, a farne salire l’apporto energetico.
La pasta andrebbe cotta al dente, per una digeribilità ottimale, per una migliore conservazione del valore nutritivo e per avere prolungato senso di sazietà.
I più consumati e i più conosciuti sono i cereali raffinati, costituiti dalla classica farina bianca.
Sono definiti così in quanto subiscono un processo chiamato “ raffinazione “, con il quale perdono purtroppo gran parte delle sostanze benefiche che conteneva il chicco.
Inoltre possono anche contenere sostanze aggiunte dannose.
Proprio per questo, sostituire i cereali raffinati con quelli integrali, potrebbe essere l’inizio di una buona e sana abitudine.
Un cucchiaio, o circa 10 gr, apporta 90 kcal.
Dott.ssa Valentina Guttadauro
Nutrizionista - Autrice di “Mangia bene che ti passa”
Dal numero 18 – Anno I del 14/05/2014
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